"L’Inter deve essere competitiva sul campo, ma anche fuori. Ecco perché è necessario rispettare il fair play finanziario, anche aumentando i ricavi": con questo avviso ai naviganti nerazzurri, il presidente Erick Thohir, nell'intervista rilasciata in Indonesia a TopSkor, ha ribadito una volta ancora la sua linea di pensiero in fatto di gestione delle finanze societarie. Prendendo le mosse da questo messaggio perentorio, il giornalista Andrea Ramazzotti del Corriere dello Sport ha deciso di fotografare con un'istantanea nitida, snocciolando i numeri degli investimenti nerazzurri di oggi e di ieri, l'atteggiamento che il tycoon indonesiano sta tenendo nel corso di questa sessione di calciomercato. Ecco la sua opinione: 

I tempi delle grandi spese sono lontani ricordi e i numeri non mentono. Se in passato alla metà di luglio l’Inter aveva quasi sempre speso più di 10 milioni (a volte senza incassarne), l’Inter finora ha autofinanziato il suo mercato e Thohir non ha dovuto mettere mano al portafogli. (...) ll ds ha messo sotto contratto da svincolati Vidic e Berni, ha preso in prestito Dodò (600.000 euro) e M’Vila (1 milione) e ha comprato la seconda metà di Krhin (1,2 milioni) e Taider (2 milioni) dal Bologna più il 50% di Biraghi dal Cittadella (600.000 euro). Considerato che l’acquisto definitivo di Dodò scatterà (a rate) dal 2016 in poi e che anche per quello di M’Vila se ne parlerà tra 2 anni, finora l’Inter ha speso 5,4 milioni incassandone altrettanti dalle cessioni di Livaja (2.750.000 euro dal Rubin), Benedetti (1 milione al Cagliari) e Paramatti (1 milione al Bologna) o dai prestiti (250.000 euro dal Chievo per Biraghi, 400.000 euro dalla Samp per Duncan). Economicamente parlando finora Ausilio ha fatto un capolavoro dimostrando che, quando non ci sono i soldi, il mercato si può fare anche con le idee. Adesso però per il direttore sportivo nerazzurro viene il difficile: può continuare ad autofinanziarsi solo se cederà uno o più giocatori tra Guarin, Alvarez, Kuzmanovic e Taider. Di offerte appetibili sia per l’Inter sia per i giocatori però ne sono arrivate poche. Ecco perché con Medel sarà costretto ha fare un ulteriore sforzo, lavorando sull’acquisto a titolo definitivo, ma con pagamento dilazionato in tre anni. Anche senza una cessione i soldi salteranno fuori dalla sforbiciata al monte ingaggio dei giocatori che nel 2014-15 sarà di 75 milioni lordi. Nel 2010, tanto per fare un esempio, era di 160. Altri tempi, altra Inter.

Sezione: Rassegna / Data: Ven 18 luglio 2014 alle 11:02 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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