BUENOS AIRES - Coccole argentine, così Olè commenta nell'immediato dopopartita la vittoria nerazzurra con Il Lecce. Un poker dal gustoso sapore di un tango ballato in una milonga di Boedo, antico quartiere di Buenos Aires, dove il tango provoca ancora suggestioni antiche. Quelle suggestioni antiche che hanno fatto saltare diverse volte dalle comode poltroncine della tribuna d'onore Moratti e famiglia.

Un dolce e gustoso tango, insomma, una melodia tutta argentina sul malcapitato Lecce, nella notte in cui San Siro riscopre Milito e scopre il vero Ricky "Maravilla" Alvarez, tornato brillante come ai tempi del Velez. "Dopo un pessimo inizio di campionato - scrive il qutoidiano argentino -, la squadra nerazzurra comincia a vedere la luce. E coloro che spostano le tendine, quelli che disperdono le nubi, sono gli argentini". E tanto entusiasmo hanno manifestato i tifosi interisti che sono sempre numerosi da queste parti: finalmente i nerazzurri, al di là del valore attuale degli avversari, hanno giocato con grande cuore, e con la voglia di risalire la china il prima possibile.

La prestazione straripante di Avarez ha fatto pentire qualche vecchio criticone subito pronto a sparare a zero non appena il giovane centrocampista argentino non riusciva ad esprimere le sue caratteristiche. Insomma, tre delle quattro reti portano la firma degli argentini che venerdi si imbarcano sul volo per Buenos Aires per trascorrere al caldo di queste zone il Natale, pronti poi a rituffarsi nell'atmosfera di campionato e Champions. Forse per questa Inter sta per iniziare una fase nuova, anzi nuovissima.

 

Sezione: QUI ARGENTINA / Data: Mer 21 dicembre 2011 alle 23:45
Autore: Pasquale Guaglianone
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