HANDANOVIC 6 - Ipnotizza Ibrahimovic dal dischetto, ma non può nulla sul suo tap-in. Raccoglie la palla nel sacco al secondo tiro in porta, come gli capiterà 3' più tardi, ancora senza aver diritto di replica. Dopo il 16' rimane praticamente inoperoso. 

D'AMBROSIO 5 - Differenza di passo evidente con Leao, come si vede nell'occasione del secondo gol rossonero e non solo. Sverniciato in più di un'occasione in velocità, perde spesso le coordinate anche a livello tattico. Questa volta non c'è il gol-jolly a salvarlo come accaduto con la Fiorentina. 

DE VRIJ 6 - Marca a vista Ibrahimovic, uno dei peggiori clienti della Serie A. Che, di fatto, punisce l'Inter due volte quando l'olandese non è nei paraggi. In sua presenza, lo svedese combina poco o nulla.  

KOLAROV 5 - Testa alta per uscire dalla difesa e lancio classico a cercare Lukaku come prima giocata. La seconda è una chiusura puntuale a cancellare l'inserimento di Calhanoglu in area. La terza è un errore da matita blu: tackle senza senso su Ibrahimovic in area di rigore che condiziona il corso della sfida. Riemerge nella partita per punire il brutto posizionamento avversario con l'imbucata che dà il la al gol che dimezza le distanze. Per il resto poco o nulla da segnalare. 

HAKIMI 5,5 - Vince il primo duello con Theo Hernandez gabbandolo con un dribbling sull'interno, dando subito la sensazione di essere una minaccia appena è in possesso palla. Lo mostra in maniera plastica all'alba del secondo tempo, quando salta secco l'ex Real e poi in maniera enciclopedica offre a rimorchio per Lukaku che esegue un velo non richiesto. Poi, però, si divora letteralmente il due a due vanificando un inserimento a fari spenti sul secondo palo. Errore troppo grave per strappare una sufficienza. 

BROZOVIC 5,5 - Pronti-via e sbaglia il primo pallone in uscita, al quale rimedia con la solita generosità pochi secondi dopo. Poca regia, parecchia corsa ma non sempre logica. Spende un fallo per fermare la cavalcata di Theo che gli costa un giallo prima di lasciare il campo. (DAL 67' ERIKSEN 5,5 Arriva col passo sbagliato al momento clou dell'azione del rigore assegnato e poi tolto a Lukaku. La sua parentesi in campo è fatta di un inusuale recupero su Ibra in difesa e un fallo sempre nella propria metà campo)

VIDAL 6 - Si sbatte in una serie di recuperi nel deserto del centrocampo nerazzurro che sono ossigeno puro per la difesa e linfa per nuove offensive. Di fioretto quando offre un assist meraviglioso per Hakimi, che rifiuta spedendo di testa a lato da posizione privilegiata; di spada quando entra fallosamente in scivolata su Krunic. (DALL'82 SANCHEZ sv)

PERISIC 5 - Troppo avanzato in occasione della giocata che permette a Calabria di innescare l'azione che porta al rigore milanista. Davanti è fumoso, si perde in una serie di finte e controfinte che non partoriscono mezzo dribbling sul diretto avversario. Anzi, uno è deleterio e scopre il fianco al letale contropiede del 2-0. Si riscatta parzialmente con una discesa delle sue, non da quinto di fascia, che si sublima con il cross che Lukaku deve solo spingere in rete dopo la deviazione di Donnarumma. 

BARELLA 6 - Ingaggia un bel testa a testa a tutto campo con Bennacer, dividendosi equamente i chilometri nel derby dei polmoni. La corsa e la sagacia tattica gli permettono anche di infilarsi tra le maglie milaniste e sparare a salve la sponda di Lukaku. D'acciaio quando continua a giocare dopo un contrasto ruvido con Calabria in cui gli si gira il ginocchio. Perde una palla sanguinosa al 72' che, per sua fortuna Krunic, spedisce al primo anello blu. 

LUKAKU 6 - Al 18' bussa per la prima volta dalle parti di Donnarrumma, che raccoglie da terra il suo destro scarico di potenza. Si rifà al 29' depositando nel sacco un facile invito dalla sinistra, premio per una prestazione in cui è un costante riferimento per i compagni. Forse con troppo altruismo, come quando rifiuta la battuta a rete per favorire un compagno che non c'è. Al tramonto di match ha addirittura due situazioni per pareggiare: sulla prima ci arriva in ginocchio, stremato, mentre a un secondo dal gong rischia di fare un gol di tacco da consegnare ai posteri. 

LAUTARO 5,5 - Pioli accetta l'uno contro uno mettendogli sulle sue tracce Kjaer, che cerca di limitarlo con le buone e con le cattive. Si danna l'anima per cercare le luci della ribalta in un derby silenzioso, riuscendo a far esclamare 'oh' ai mille presenti appena il suo colpo di testa è fermato sulla linea dal vichingo. 

ALL. CONTE 5,5 - Non riesce nell'impresa di vincere i primi tre derby di Milano da allenatore, anche perché arriva all'appuntamento con la storia con ben cinque Primavera in panchina e l'affaticato Sanchez che butta nella mischia solo nel finale. Continuano a preoccupare le fragilità difensive, ma a discolpa del salentino vanno segnalate le assenze in contemporanea di Bastoni e Skriniar, più Young, certamente più adatto di Perisic a fare l'esterno a tutta fascia. Pesa, per la classifica e non solo, la seconda partita consecutiva senza fare bottino pieno. 

MILAN - G. Donnarumma 6; Calabria 6,5, Kjaer 6, Romagnoli 6, Hernandez 5; Bennacer 6.5, Kessié 6 (dall'87 Tonali sv); Saelemaekers 5,5 (62' Castillejo 5,5), Calhanoglu 6, Leao 6 (62' Krunic 5,5); Ibrahimovic 7. All. Pioli 6.5.

ARBITRO: Mariani 5 - Non convince il metro che utilizza per valutare i mezzi contatti e in generale la gestione dei cartellini gialli. Salvato letteralmente dal Var quando fischia un rigore che non c'è su Lukaku (cancellato alla fine per un offside). 
ASSISTENTI: Costanzo 6 Bindoni 5
VAR: Irrati 6

Sezione: Pagelle / Data: Sab 17 ottobre 2020 alle 20:07 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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