Benjamin Perroux, uno dei primi allenatori del promesso sposo interista Ange-Yoan Bonny, parla alla Gazzetta dello Sport ricordando com'era l'attaccante francese da ragazzino: "Ha giocato qui per cinque anni, dal 2013 al 2018. Ricordo una leadership mai vista per uno di quell’età, ma anche l’odio verso la sconfitta. Bonny odiava perdere, non lo sopportava, era un’ossessione. Ogni tanto lo portava anche a discutere coi compagni. A volte, durante giornate storte, fermava il gioco e andava via imbronciato. Una sorta di ‘il pallone è mio e decido io’. A 12 anni. Questo ti fa capire la sua mentalità. Era già un calciatore sotto tutti i punti di vista. Al di là delle qualità tecniche, ha sempre avuto una sana e ossessiva competitività, non solo in partita".

Perroux prosegue. "Tiri in porta, dribbling, tackle. Voleva primeggiare in qualsiasi aspetto. Nel 2018 l’ha preso il Tours, la squadra principale, e da lì è iniziato un viaggio che l’ha portato fino alla Serie A”. E ora, la grande sfida nerazzurra:“Sarà un valore aggiunto. Anche perché uno così può giocare con qualsiasi attaccante. Non abbiamo mai avuto dubbi sulle sue qualità ha una tecnica invidiabile e le idee chiare. I tifosi dell’Inter possono stare tranquilli: Ange li farà divertire".

Sezione: News / Data: Lun 30 giugno 2025 alle 19:29
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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