Al termine della gara del 'Meazza' contro il Napoli, il tecnico dell'Inter Roberto Mancini ha commentato così la vittoria dei nerazzurri ai microfoni di Sabato Sprint: "Abbiamo meritato, nonostante i primi 20'-25' in cui il Napoli ha palleggiato meglio, senza però metterci in difficoltà. Non si può battere il Napoli prendendo così pochi rischi senza che tutti i calciatori facciano bene. Kondogbia è giovane, deve migliorare e conoscere il campionato italiano, ma oggi ha fatto un'ottima gara. Quando ha iniziato a giocare lui, l'Inter ha iniziato a giocare bene e ad avere occasioni. Jovetic? L'unico rammarico è che ha fatto pochi gol, ma è un giocatore molto bravo. Ci godiamo la vittoria, che ci dà tranquillità, ma tra 4 giorni c'è una gara molto difficile a Genova. Credo nel terzo posto? La Roma è molto più avanti di noi, vedremo il 15 maggio dove saremo".

"A destra possono giocare Biabiany, Ljajic e Brozovic. Avevamo bisogno di un calciatore che attaccasse, difendesse e si accentrasse a fare il terzo centrocampista. Brozovic ha queste caratteristiche, l'ho schierato per questo - ha spiegato il tecnico marchigiano a proposito della posizione del croato nel corso del match -. In Inghilterra venivo applaudito? Ricordo anche di aver vinto una Premier (ride, ndr). Il pubblico dell'Inter credo che mi vuole bene, al di là di ciò che potrà accadere. I calciatori rimangono i protagonisti più importanti, bisogna applaudire loro. In Italia bisogna migliorare tutto ciò che accade sugli spalti. In una costruzione di una squadra si possono avere anche delle delusioni. Per chi conosce il calcio, io credo che l'Inter inizi ad avere dei punti fermi. Questa è la cosa più importante. Questa è la strada per diventare una grande squadra. Con Sarri? La cosa era già finita, ci siamo salutati. Non c'è stato alcun problema".

"Higuain? Ha fatto 30 gol, cambia tutte le squadre. Quando non c'è fa sentire la sua mancanza. Un bomber cambia la propria squadra", ha concluso il tecnico interista.

Sezione: News / Data: Sab 16 aprile 2016 alle 23:30
Autore: Lorenzo Peronaci / Twitter: @lorenzoperonaci
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