L'ex arbitro internazionale e oggi opinionista Rai, Tiziano Pieri, demolisce l'idea del ritorno in campo senza Var, paventata anche dal presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, che ha parlato di rischi in chiave coronarivus. "Chi pensa di abolire il Var in nome della sicurezza fa un errore di valutazione - dice al Corriere dello Sport -. Non è difficile spostarsi ad un metro e mezzo uno dall’altro nel Vor (Video Operation Room). Var, Avar e tecnici sarebbero al sicuro. In campo, invece, è tutt’altra cosa: il calcio è sport di contatto e per un arbitro tenersi a distanza sarebbe complicato. Esempio: magari si corre all’indietro e non ci si accorge di avere alle spalle un giocatore, si cade a terra e... Ma c’è un problema. Già prima dello stop, chi ha diretto in una zona rossa è finito in quarantena (il riferimento è a Doveri, che ha diretto Milan-Genoa il giorno dopo che la Lombardia era divenuta zona rossa). Se per ogni gara bisogna fare la quarantena, quanti arbitri e assistenti servirebbero?". 

Sezione: News / Data: Ven 10 aprile 2020 alle 21:54 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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