"La Bosnia merita grande rispetto, al di là della sconfitta in Finlandia. Resta, con la Grecia, la squadra che ci può dare più fastidio nel girone". Intervenuto in conferenza stampa, il difensore della Nazionale italiana Leonardo Bonucci ha parlato alla vigilia della sfida contro i bosniaci. "Hanno Dzeko, Pjanic, ma sono nel loro insieme e giocano un calcio verticale da affrontare con attenzione. E poi domani rientra Miralem: lui fa girare tutta la squadra, come fa nella Juve, è un giocatore fondamentale. No, non sarà la Bosnia vista in Finlandia, ma siamo pronti per una grande partita".

Sul momento che il calcio italiano sta passando: "Un anno fa guardavamo le altre giocare il Mondiale, ora tanto è cambiato, anche se in poco tempo. Anzitutto perché è cambiato il c.t.: Mancini ha portato un'idea precisa da dare alla sua Nazionale e gli effetti si sono propagati a tutto il calcio italiano, perché la sua filosofia ha coinvolto anche i club", riporta Gazzetta.it.

"Là dietro, come sempre, faremo di tutto per non prendere gol - prosegue Bonucci -, anche perché la Bosnia uno prima o poi lo trova sempre. Ma la nostra solidità ha una matrice chiara: il lavoro di squadra. Se non prendi gol devi sempre parlare di fase difensiva, dunque del contributo collettivo: dagli attaccanti al portiere. Ecco, alle nostre spalle siamo messi bene: conosco Sirigu da quando eravamo ragazzini e giocavamo insieme, ma è la rosa da cui può attingere Mancini che è ricca e tranquillizzante. A livello di portieri, il nostro futuro è roseo".

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Sezione: News / Data: Mar 11 giugno 2019 alle 03:30
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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