Dialogo a distanza a SkySport24 tra Beppe Bergomi e Ivan Ramiro Cordoba. "Cordoba è una bella persona, so quanto bene fa nella vita. In campo era un grande atleta, incarnava perfettamente il dna dell'Inter: sapeva soffrire e rialzarsi, giocando nel periodo migliore dei nerazzurri sapendo anche ritagliarsi un ruolo importante – ha detto Lo Zio –. In questo momento, penso che Handanovic sia uno che possa trasferire il messaggio dell'essere interista. Essere capitano vuole dire essere un esempio positivo e non solo scambiare il gagliardetto a inizio match".

Su Mourinho.
"Mourinho? Se si vanno a vedere solo gli ultimi risultati si sbaglia. Anche perché allo United qualcosa ha portato a casa in un club in grave difficoltà da anni. Quest'anno il Tottenham ha avuto tantissimi infortunati: aveva faticato Pochettino e sta faticando anche Mourinho. Lo stile di calcio di José? Non è riconoscibile, si appoggiava molto sull'avversario e ne sfruttava le debolezze. Non è né difensivista né offensivista".

Chi prenderesti all'Inter?
"Tonali e Locatelli, subito".

Messi all'Inter?
"Sarebbe bello vederlo in Italia, all'Inter ancora di più. Ma mi sembra un'utopia: Messi è il Barcellona come Totti era la Roma. Cristiano Ronaldo, per esempio, non era il Real Madrid".

Il miglior centrale difensivo di oggi?
"Dico Van Dijk, uno dominante, che sa fare le due fasi. Mi piaceva molto già ai tempi del Southampton".

Quale maglia avresti voluto indossare per giocare un derby fuori dall'Italia?
"Posso dire la maglia del Liverpool per giocare contro l'Everton. Gordon Strachan voleva portarmi al Coventry e non me la son sentita, oggi me ne pento".

Un difensore di oggi che ricorda Bergomi?
"Il ruolo si è evoluto, fare il terzino non è più la stessa cosa. In carriera, quello che più somigliava a me forse è stato Barzagli. Magari lui era più marcatore".

Il calcio ripartirà o farà come altri sport che hanno già chiuso la stagione?
"Io penso che ripartirà ed è giusto così. Per il calcio, è più complicato rispetto ad altri sport. Però, prima di ripartire, bisogna pensare sempre alla salute delle persone. Giusto finire i campionati, ma solo nella giusta maniera, quindi senza playoff".

Inter e Roma favorite per vincere l'Europa League?
"Possono esserlo, ma non sono le sole. Dico anche Manchester United. Ma occhio al sorteggio. Non so come si completerà la competizione, ma il Getafe è rognoso e anche il Siviglia non è un avversario facile".

Un giudizio su Bastoni?
"È cresciuto tantissimo. Avere un centrale mancino con personalità e che sappia impostare, nel calcio di oggi, è importantissimo. Deve migliorare in fase di marcatura e saper reggere nell'uno contro uno, ma ha tutto per arrivare anche in nazionale e diventare ancora più forte".

Sezione: News / Data: Gio 09 aprile 2020 alle 20:32 / Fonte: SkySport24
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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