Partirà nel segno della continuità la stagione nerazzurra. Rafa Benitez, nell’amichevole di ieri a San Siro, ha testato quelli, che con molta probabilità, saranno gli 11 che sabato contenderanno alla Roma il primo titulo stagionale, ovvero al Supercoppa Italiana. Il tecnico spagnolo sembra intenzionato a schierare l’Inter Campione d’Europa a Madrid, un 4-2-3-1 identico negli interpreti, ma diverso in quanto a tipo di gioco, dettami tattici e movimenti individuali e collettivi. L’unico dubbio riguardante Benitez è il capitano Zanetti, fermo dal 3 agosto scorso, quando uscì precauzionalmente nell’amichevole di Toronto contro il Panathinaikos. Le ultime da Appiano svelano che il capitano è sulla buona strada per essere in campo e non vuole di certo mancare al primo importante appuntamento stagionale. Con la presenza del condottiero argentino, Dejan Stankovic dovrebbe agire in coppia con Esteban Cambiasso in mediana. Da escludere invece Thiago Motta, e da non scartare a priori l’opzione McDonald Mariga: il keniota, nel corso del precampionato, ha stupito Rafa, e potrebbe essere lui la sorpresa, vista la sua buona condizione atletica, grazie al suo fisico slanciato e longilineo. Mariga poi ha ottime qualità fisiche che potrebbero servire contro gente che fa della forza e della grinta le sue doti migliori, ovvero De Rossi e Perrotta.

La difesa non subirà variazioni: da destra a sinistra Maicon, Lucio, Samuel e Zanetti, con Cristian Chivu pronto a subentrare nel caso remoto in cui il capitano non ce la dovesse fare. Maicon confermatissimo ed in crescendo: il brasiliano, sin dalla prima apparizione a Toronto contro i greci, ha fatto benissimo fornendo un assist a Coutinho ed uno a Milito nella sfida di Dallas contro la squadra locale. Per lui un buon trofeo Tim, specie nella gara con la Juventus. Lucio si è subito imposto nella prima citata gara con i bianconeri di venerdì scorso e riandrà a formare il muro di granito composto con Walter Samuel, un muro sul quale gente come Drogba, Ibrahimovic, Messi e Robben, sono andati a scontrarsi lo scorso anno. Dietro di loro Julio Cesar, al debutto ufficiale con il numero 1 sulle spalle (cedutogli da Toldo), dopo tutti questi anni con il 12.

Le novità sostanziali sono in attacco: non tanto nei nomi, ma nei movimenti. Ieri Rafa ha schierato i trio Eto’o-Milito-Pandev con Wesley Sneijder alle loro spalle. I dettami tattici però sono stati rivoluzionati. Benitez, partendo dall’idea di far giocare Eto’o e Diego Milito sulle stessa linea, ha istruito Goran Pandev in un lavoro di ripiegamento verso il centrocampo, lasciando il camerunese e l’argentino in area di rigore. Non è dunque neanche da escludere una soluzione 4-4-2, con il rombo di centrocampo e un centrocampista in più (Stankovic, Mariga) al fianco di Cambiasso, con Sneijder nel ruolo di rifinitore. I nerazzurri, nella gara di ieri, hanno messo inoltre minuti nella gambe e condizione fisica, quella che ad esempio manca a Diego Milito ma che sembra avere Eto’o. In ogni caso c’è da stare tranquilli, l’Inter vuole riprendere da dove ha concluso, con la stessa identica formazione perché il vecchio adagio non sbaglia: ‘Squadra che vince non si cambia’, anzi si migliora.

 


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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 18 agosto 2010 alle 14:12 / Fonte: Fc Inter News-Corriere dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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