Destinato a esplodere. Nessuno, in casa Inter, ha dimenticato Philippe Coutinho. Cassano segna, Sneijder illumina, Palacio scalpita, Alvarez rientra e Milito è sempre Milito. Il ricciolino brasiliano, intanto, è ancorato al numero uno nella casella delle reti segnate. E si porta dietro un ingresso a gara in corso tutt'altro che esaltate, contro la Roma. Primi, piccoli passi di una bomba a orologeria brasiliana. Perché Andrea Stramaccioni lo sta seguendo da vicino, ci punta. E non poco. A Torino, ha dimostrato di poter cambiare pelle alla sua Inter in più modi e con più interpreti. In quest'ottica camaleontica, rientra anche Philippe.

L'uomo giusto per tagliare le gambe all'avversario quando c'è da spezzare una partita. Per caratteristiche, Coutinho è pedina che all'Inter è praticamente unica. Velocità nel dribbling, più propensione all'assist rispetto a Palacio, capacità di svariare su tutto il fronte offensivo senza limitarsi a determinate zone di campo. Stramaccioni ha tenuto d'occhio Phil in queste settimane di sosta, ci ha lavorato a stretto contatto, non vuole bruciarlo. Perché conosciamo l'atteggiamento verso i giovani: due prove storte e giù i mugugni. E di conseguenza, giusto proteggerlo dalla strana partita di Torino dopo la deludente staffetta con la Roma.

Philippe, insomma, ha tutte le sue carte ancora da giocarsi. E non si urli all'escluso o al giovane senza spazio, perché Coutinho lo troverà e anche in tempi brevi. In un'Inter che sa cambiare veste tattica, che adatta gli interpreti in base alle partite, il brasiliano sarà elemento preziosissimo. Senza proclami o riflettori, a fari spenti e con umiltà. Coutinho è cresciuto, tanto. E per Strama è un'arma ancora tutta da sfruttare. Una bomba destinata ad esplodere, una bomba a orologeria.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 18 settembre 2012 alle 09:01
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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