Ha ragione il presidente Moratti, ha ragione l'amministratore delegato Paolillo. Qualcuno sul caso Balotelli, sul modo di giocare e di stare in campo di Mario, ha sguazzato, cercando di rattoppare una falla enorme provocata da quei cori beceri dei tifosi juventini (non tutti si spera), nei confronti del giovane nerazzurro. Le interviste del giorno dopo, quando il caso era appena iniziato, ci hanno raccontato di alcuni tentativi di sbattere in prima pagina, il comportamento di Balotelli durante la partita. Qualcuno ha parlato dei calcioni di Mario (signor Legrottaglie, lei doveva per primo censurare quei cori), altri hanno dapprima sillabato un motivo di vergogna verso quei cori, accompagnandolo però da quel "ma anche il ragazzo dovrebbe comportarsi in altra maniera", (Buffon). Insomma, la colpa è da dividere tra i supporters bianconeri ed il centravanti dell'Inter. Già, secondo l'opinione pubblica, anche Mario ha la sua colpa, per aver aizzato quei cori.

Ma d' altronde di cosa ci meravigliamo? Si trova la scusante nel famoso sputo di Totti a Poulsen, con il danese che da vittima passa a carnefice, e come non raccontare la testata di Zidane a Materazzi? In Italia, per qualcuno (a qualche giornale sportivo dovrebbero fischiare le orecchie), ha addirittura criticato il comportamento del Marco nazionale, reo di aver offeso un parente del francese. Allora eccovi servito la toppa, la scusa, per quei "poveri" tifosi bianconeri, aizzati a tal punto da chiamare "negro di merd.." un giovane ragazzo di 18 anni, che ha la sola ed unica colpa di avere la pelle nera. Ah, il ragazzo, Balotelli, è nato a Palermo e cresciuto in provincia di Brescia, per cui è anche italiano.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 20 aprile 2009 alle 19:47
Autore: Claudio Ruggieri
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