Dopo il ritiro di 5 giorni si riaprono le porte del Suning Training Centre in Appiano Gentile, dove Stefano Pioli torna a parlare in conferenza stampa per affrontare anche i temi legati alla partita di domani sera contro il Napoli al Meazza. FcInterNews.it riporta le parole dell'allenatore.
Com'è andato questo ritiro?
"Abbiamo lavorato bene, ci siamo concentrati sulle situazioni che ci stanno penalizzando, ho visto la voglia giusta per superare il momento delicato".
Vi siete dati una spiegazione?
"Stare insieme serve soprattutto a quello, a lavorare e incontrarci collettivamente e singolarmente. Dobbiamo ritrovare la continuità e lo spirito di cominciare la partita con attenzione e starci dentro con determinazione".
Ritieni che l'Inter sia vicina al Napoli?
"La distanza in classifica è ampia, il Napoli ha avuto più continuità. E' una squadra di grande qualità, organizzata e allenata bene. Lavora insieme da anni e ci sono stati innesti mirati per portare avanti il progetto del tecnico. Per lunghi tratti noi siamo stati di alto livello, i valori li abbiamo e dobbiamo dimostrare di poter essere all'altezza di questo avversario".
Consideri queste ultime 5 giornate le più importanti per tenerti la panchina dell'Inter?
"Sono 5 partite importanti, i bilanci si fanno a fine stagione e quelli fatti finora sono solo parziali. Cinque partite sono tante e abbiamo il dovere di dare il massimo fino alla fine".
Qual è il tuo stato d'animo e cosa possono cambiare le ultime partite nel tuo rapporto con l'Inter?
"In questi 6 mesi di Inter se avessi dovuto smentire ogni notizia falsa avrei dovuto convocarvi spesso. Io sono arrivato per concentrarmi sul lavoro e lo stiamo facendo tutti. Siamo tutti responsabili del nostro calo ma domani abbiamo una grande occasione. Ci sono altre 5 partite per dimostrare di che pasta siamo fatti e mi sto concentrando su questo".
Cosa ti aspetti dai ragazzi?
"I numeri del Napoli parlano chiaro, la fase offensiva è di livello altissimo. Ma noi non siamo lontani da quei numeri. Siamo pronti per scendere in campo con una strategia ben chiara e voglio che la squadra lo faccia con convinzione e continuità".
Tu come stai?
"Non si vede che sto bene? I capelli ne avevo pochi anche prima (scherza, ndr). Queste situazioni fanno parte del lavoro, in ambienti così importanti serve mantenere equilibrio, non mi è mai mancato. In questi momenti bisogna dimostrare di che pasta siamo fatti".
Non ha mai pensato di dimettersi dopo Firenze? C'è tensione con l'arrivo del proprietario? Cosa si aspetta dall'incontro con lui?
"Sulle dimissioni ho risposto anche prima, mai pensato di presentarle e mai ci penserò. Si è persa troppa energia sul mio futuro e poco sul presente dell'Inter. Per costruire il futuro dell'Inter bisogna lavorare bene sul presente. La presenza del chairman è di grande stimolo, parleremo delle nostre situazioni ma ci sarà tempo dopo la partita".
Dopo Crotone hai detto 'Per fortuna c'è il derby'. Dopo Firenze dici lo stesso sul Napoli? Quanto ti avvilisce sentire che sei bravo ma che per fare il salto di qualità serve altro.
"Credo che dopo una sconfitta la partita successiva sia un'opportunità e più l'avversario è forte più è difficile ma stimolante. Deve essere una grande motivazione. Quello che si dice su Pioli conta poco, vado avanti per la mia strada, cerco di migliorare assieme ai giocatori. Alla fine vedremo che lavoro sarò riuscito a fare".
Si parla di Oriali in arrivo. Le è mancata questa figura finora?
"Io dalla società ho avuto il supporto necessario per sviluppare al meglio le mie mansioni".
Come si ferma il Napoli?
"Cercando di giocar meglio, con idee e intensità e con quella compattezza che ultimamente ci è mancata. Contro di loro sarebbe grave non mantenere le distanze, hanno qualità che ti può far male".
Come pensi di tenerti stretta la panchina?
"Non voglio tenermela stretta, voglio fare con la squadra il massimo sforzo per finire meglio in classifica, migliore rispetto a quella dell'inizio. Alla fine vogliamo essere soddisfatti, se il campionato finisse oggi non lo saremmo".
Nelle partite che contano hai sempre cercato soluzioni tattiche diverse. Domani cambierai ancora?
"Normale farsi condizionare dal risultato ma il mio lavoro è cercare equilibri e analizzare la prestazione al di là del risultato. Con la Juve è stata una delle migliori prestazioni, per esempio. Ogni settimana lavoro sulle nostre situazioni, cerco di capire come interrompere le giocate migliori degli avversari o scoprire i loro lati deboli. Continueremo a fare così al di là del sistema di gioco, le posizioni in campo possono cambiare".
Come ha lavorato in questa settimana dopo il comunicato rivolto ai giocatori? Ha allenato leoni feriti?
"Ho allenato un gruppo di persone consapevoli della situazione, che le ultime prestazioni non ci appartengono e serve più lucidità dentro la partita. Il comunicato dimostra che siamo tutti responsabili di questo momento negativo ma siamo una famiglia e stiamo cercando di dare il massimo".
Ha paura dell'effetto San Siro al contrario?
"I tifosi finora sono stati di grande aiuto e sostegno, vogliono lo stesso che vogliamo noi: mettere in campo il massimo e cercare di vincere".
Si è fatto un'idea di cosa servirebbe sul mercato?
"Sì, chiaramente nel mio lavoro c'è anche quella componente".
Una grande squadra ha bisogno di assecondare le richieste dell'allenatore per crescere? Il calo di queste partite è dovuto alle difficoltà di Gagliardini?
"Al di là di quello che ho detto sul Napoli ogni società ha bisogno di continuità e serenità. Il Napoli da qualche anno si qualifica sempre alla Champions e ha trovato soldiità anche economica per programmare un percorso tecnico da migliorare anno per anno. Ci si dimentica facilmente che abbiamo cambiato proprietà da poco, è importante e ambiziosa ma le va dato il tempo per costruire una struttura solida e programmare un percorso tecnico che porterà l'Inter ad altissimo livello. L'infortunio contro la Samp ha rallentato Gagliardini, è un giocatore che fisicamente ama lavorare tanto. Ma sta molto meglio, è importante e forte per il presente e per il futuro. Tirerà fuori il meglio".
Il crollo è stato fisico o mentale-morale? Chi è il leader in campo?
"Non c'è stato un calo fisico, abbiamo corso tanto e consumato tante energie fisiche e mentali nella rincorsa. Ma dai dati che abbiamo non risultano cali fisici. In ogni singola partita delle ultime 5 non abbiamo avuto la capacità di avere continuità di gioco di squadra nei 95 minuti e il fatto di aver perso lucidità nelle difficoltà è stato l'aspetto più negativo. I leader ci sono in questa squadra, soprattutto in questo momento c'è bisogno di loro per aiutare gli altri a tirare fuori il massimo. Tutti dobbiamo sentirci responsabili e pretendere da noi stessi il massimo, poi anche dagli altri".
Kondogbia e Gagliardini ora non coprono la difesa come prima. Domani le servirà un centrocampista in più?
"Le fasi di gioco dipendono dal lavoro di squadra. La fase difensiva è stata meno efficace perché tutta la squadra sta lavorando con meno partecipazione. Bisogna lavorare meglio, soprattutto domani, e tutti dovranno partecipare con sacrificio e organizzazione. Si può prevedere tutto, ho altri due allenamenti e tra stasera e domani mattina faremo le scelte".
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