Dopo Martin Montoya e la squadra, oggi è il turno di Geoffrey Kondogbia. Il centrocampista francese, neo acquisto strappato al Monaco e alla grande concorrenza, viene presentato a stampa e tifosi presso l'Haus am Anger di Riscone di Brunico, con le sue dichiarazioni riprese dall'inviato di FcInterNews. Di seguito le parole del classe '93 di Nemours.

12.28 - Grandi applausi all'ingresso in sala stampa. Con il giocatore anche il tecnico Roberto Mancini, il direttore generale Marco Fassone e il direttore sportivo Piero Ausilio.

Esordisce il dg: "Oggi è la sua giornata, diamo un grande benvenuto al nostro nuovo giocatore. Sapete tutti come è andata la trattativa perché avete seguito, praticamente, in tempo reale. Siamo orgogliosi di averlo qui con noi, speriamo che siano anni prestigiosi sia per lui che per la nostra società".

Perché hai scelto l'Inter?
"Sicuramente è la tappa ideale per la mia carriera, questo era il momento giusto per arrivare in Italia".

Perché hai anteposto l'Inter al Milan?
"Ho parlato con il mister che mi ha convinto sul progetto. Sono estremamente convinto della mia scelta e non ho mai detto al Milan".

Senti la pressione per essere stato pagato così tanto?
"Normale che ci siano pressioni, ma non ci sono problemi per me. Ho sentito tantissimo affetto da parte dei tifosi".

Scudetto e sfida all'amico Pogba: è tutto possibile?
"Mi piacerebbe giocare contro Paul, sarebbe la prima volta a questi livelli. Lo scudetto è possibile, stiamo lavorando per ottenere il massimo dei risultati".

Sei pronto per diventare il leader di questa squadra?
"Credo sia presto per dirlo, ho mostrato quello che so fare e per questo c'è tanta attesa nei miei confronti. Ci sono tanti giocatori in questa squadra, io farò il massimo".

Chi è il tuo modello? Qual è il ruolo ideale per te?
"Sono stato paragonato a Yaya Touré e Vieira, forse per le caratteristiche simili. Credo di somigliare maggiormente al primo, mentre sul ruolo non ho particolari preferenze. Però non voglio essere paragonato a nessuno perché sono ancora giovane".

In cosa devi migliorare e in cosa ti senti molto forte? Da piccolo preferivi la boxe: confermi?
"Il mio punto di forza è la potenza, mentre dovrei lavorare maggiormente sulla fase difensiva. Sì, da piccolo mi piaceva la boxe perché non amavo molto le regole del calcio (risate generali, ndi)".

FcIN - Hai giocato con Medel prima e Toulalan poi. Sono due giocatori differenti, per te cosa cambia a livello tattico?
"Secondo me sono simili come giocatori, non trovo grandissime differenze. Entrambi entrano nel vivo del gioco toccando molti palloni. Per me, quindi, cambia poco a livello tattico. Sono molto felice di ritrovare Gary dopo l'esperienza al Siviglia e sono convinto che possa darmi una mano, come io a lui. Sono convinto che faremo bene".

Cosa ti ha detto Mancini per convincerti?
"Mi ha detto molte cose, quando un mister del genere ti chiama è impossibile dire no".

Perché hai scelto il numero 7? Chi ti ha colpito dei tuoi compagni?
"Ho scelto il numero 7 per la data di nascita di mio figlio e di mia madre. Mi sono integrato molto bene con i miei nuovi compagni, sto bene fisicamente e psicologicamente".

Saresti pronto in futuro a indossare la fascia da capitano?
"Credo sia presto per dirlo, sono ancora giovane e quindi non posso ancora rispondere a questa domanda".

Respiri già la rivalità con la Juventus, considerando anche il match di Champions con il tuo Monaco che vi ha visto uscire dalla competizione?
"Sì, avremmo meritato il passaggio del turno, anche se credo che alla fine la Juventus abbia meritato la finale. Certo, qui in Italia sicuramente percepisco già l'importanza di questo match".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 10 luglio 2015 alle 12:49 / Fonte: Dall'inviato a Riscone di Brunico (BZ)
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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