Tre giornate di squalifica sia per Daniele De Rossi che per Juan Jesus: il Giudice sportivo usa il pugno duro per entrambi dopo i fatti di Roma-Inter, e dopo l'analisi delle immagini televisive, decreta uno stop di tre turni sia per il brasiliano che per il giallorosso. Nello specifico, ecco la motivazione riguardante la squalifica del numero 5 dell'Inter, per cui la società ha già fatto sapere che farà ricorso:

"Le immagini televisive documentano che, nella circostanza segnalata, il calciatore nero-azzurro, nella propria area di rigore particolarmente affollata per l’esecuzione di un calcio d’angolo, nel contrastare a stretto contatto l’azione del calciatore giallo-rosso (Romagnoli, ndr), con un repentino movimento del braccio sinistro, colpiva da tergo con un pugno alla schiena l’antagonista, che si accasciava dolorante al suolo. Dopo una breve interruzione, il giuoco riprendeva senza che l’Arbitro adottasse alcun provvedimento disciplinare in quanto, come dichiarato su richiesta di questo Ufficio (con mail 
pervenuta alle ore 13.50 odierne), il segnalato comportamento “non era stato rilevato” dagli Ufficiali di gara. Il gesto compiuto dal Nunes, del tutto avulso dal contesto agonistico per la distanza dal pallone a cui si trovavano entrambi i protagonisti, integra inequivocabilmente per l’evidente volontarietà, l’energia impressa e la delicatezza della zona del corpo colpita gli estremi della “condotta violenta” sanzionata ex art. 19, n. 4 lettera b) CGS, connotata, per consolidato orientamento interpretativo, dall’intenzionalità e dalla potenzialità lesiva. Ne consegue l’ammissibilità della “prova televisiva” e la sanzionabilità del segnalato comportamento, che appare equo quantificare nella misura indicata nel dispositivo
". 

Ecco invece la motivazione della squalifica di De Rossi:

"Le immagini televisive documentano che, nella circostanza segnalata, il calciatore giallo-rosso, nella propria area di rigore particolarmente affollata per l’esecuzione di un calcio di punizione concesso in zona d’attacco alla squadra avversaria, nel contrastare a stretto contatto l’azione del calciatore nero-azzurro, appoggiava con veemenza la mano destra sul capo dell’antagonista e quindi, in rapida successione, con la stessa mano colpiva da tergo l’Icardi con un pugno al volto. Il giuoco proseguiva senza che l’Arbitro adottasse alcun provvedimento disciplinare in quanto, come dichiarato su richiesta di questo Ufficio (con mail pervenuta alle ore 13.50 odierne), il segnalato comportamento “non era stato rilevato” dagli Ufficiali di gara. Il gesto compiuto dal De Rossi integra inequivocabilmente per l’evidente volontarietà, l’energia impressa e la delicatezza della zona del corpo colpita gli estremi della “condotta violenta” sanzionata ex art. 19, n. 4 lettera b) CGS, connotata, per consolidato orientamento interpretativo, dall’intenzionalità e dalla potenzialità lesiva. Ne consegue l’ammissibilità della “prova televisiva” e la sanzionabilità del segnalato comportamento, che appare equo quantificare nella misura indicata nel dispositivo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 03 marzo 2014 alle 17:37
Autore: Christian Liotta
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