Prima uscita stagionale per l'Inter e primo pareggio. Aspetto, il secondo, assolutamente di poco conto in quanto in fase di pre-season è chiaramente più importante ottimizzare e migliorare i meccanismi tattici, oltre ovviamente una condizione fisica che a luglio non può certamente essere già al 100%. Il friendly-match di questo tardo pomeriggio ha comunque fornito alcune interessanti indicazioni, soprattutto tattiche.

LA BASE - Il 4-4-2 (o 4-2-3-1 a seconda delle situazioni di gioco) era e resterà la base della squadra di Roberto Mancini, il modulo che nella seconda parte della passata stagione ha portato non poche note positive. Il primo tempo contro gli austriaci ha detto che i giocatori sono pronti per proseguire in questa direzione, anche se ovviamente mancano alcuni importanti protagonisti freschi di impegni con le rispettive Nazionali (in primis Ivan Perisic, l'elemento decisivo per questo assetto). Certo, come dimostrato nei primi giorni di ritiro in Trentino-Alto Adige, il Mancio al contempo sta puntando a migliorare anche lo scacchiere che prevede l'impiego di tre difensori, ma è difficile pensare a tale soluzione con continuità. Più plausibile uno schieramento di questo tipo solamente contro un certo tipo di avversario. Avanti quindi con il 4-4-2, l'assetto che sicuramente offre le maggiori garanzie.

UP&DOWN - Prove d'intesa tra Stevan Jovetic e Mauro Icardi, che nei primi 45' si sono cercati in più di una circostanza. La strada è ovviamente ancora lunga, ma l'inizio può essere considerato abbastanza incoraggiante. Già in forma Jonathan Biabiany, esterno destro francese che punta a confermarsi elemento prezioso anche per il nuovo anno. Da rivedere invece Geoffrey Kondogbia, volenteroso Cristian Ansaldi, che ha sovente tentato l'affondo sulla destra, al contrario di Senna Miangue, tecnicamente impreciso (soprattutto nei controlli). Adattato a sinistra Daniel Bessa, reduce da un'ottima stagione con la maglia del Como, nonostante la retrocessione degli azzurri in Lega Pro. Buona la prova del classe '93 di San Paolo, al pari di Samir Handanovic, Andrea Ranocchia (vicinissimo al gol di testa nella ripresa) e Rodrigo Palacio. Nota di merito per i giovani Fabio Della Giovanna ed Eloge Yao.

DA MIGLIORARE - La fase difensiva. Corsi troppi pericoli contro un avversario modesto, che nel test del 'Raicperting' ha creato le occasioni da gol migliori. Doveroso ammettere che la difesa non era quella titolare, ma alcune amnesie dovranno giocoforza diminuire con l'arrivo delle prime gare ufficiali. La coppia centrale è ovviamente già scelta, con Joao Miranda affiancato (mercato permettendo) da Jeison Murillo, mentre sugli out esterni sarà bagarre: quattro uomini (sicuri) per due posti, la sfida è lanciata. Per l'assalto al terzo posto Champions League il margine di errore nei vari reparti dovrà essere minimo, soprattutto in difesa. Perché spesso il conseguimento degli obiettivi passa, soprattutto, da questa linea.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 09 luglio 2016 alle 23:04 / Fonte: Riscone (BZ) - Dall'inviato al centro sportivo 'Raicperting'
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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