Tempo di presentazione ufficiale alla stampa inglese per il neo acquisto del Manchester City, Mario Balotelli, arrivato nei giorni scorsi dall'Inter. L'attaccante bresciano, che pur avendo un discreto inglese ha preferito rispondere in italiano, ha rivelato che il fattore decisivo per la sua scelta di andare in Inghilterra è stato quello di ritrovare il suo vecchio allenatore, Roberto Mancini:  "Da tanto tempo volevo venire qui, la trattativa è durata molto ma alla fine è andata a buon fine. Ho avuto tante richieste da molti club, anche in Italia, ma io ho sempre detto che volevo il Manchester City. E' un grande club e in più c'è Roberto Mancini". Poi cerca di sfatare i luoghi comuni sul suo carattere: "In Italia dicono che sono un ragazzaccio ma non è così (e per dirlo usa l'espressione inglese I'm not a Bad Boy, ndr)".

Apparso stranamente emozionato e imbarazzato, Balotelli aggiunge: "Non sono un ragazzo cattivo, sono solo un po' vivace. Sono convinto che qui sia l'ambiente giusto dover poter crescere con tranquillità. Mi troverò bene in Premier - osserva ancora Balotelli -, e forse per un attaccante la Premier è più facile rispetto alla Serie A. In Italia c'è molta tattica, forse troppa, è più difficile. A una domanda su una possibile panchina anche in Inghilterra replica convinto. “Panchina? Io sono venuto qua per giocare e cercherò di fare possibile per essere sempre titolare”. Parlando del cambio di Paese aggiunge: "Sinceramente l’unica cosa a cui farò fatica ad abituarmi è il tempo. Inoltre ho sempre avuto buoni rapporti con i compagni e questo mi aiuterà". Poi, l'ammissione: "Io non sono stato costretto ad andar via, ho voluto io andar via. All’estero è più facile giocare regolarmente anche in una squadra di prima fascia, in Italia è più difficile”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 17 agosto 2010 alle 14:26 / Fonte: Sport Mediaset
Autore: Christian Liotta
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