Si deve ripartire. L’Inter proverà a farlo già mercoledì sera contro il Lille. La Champions League per dimenticare le brutture del campionato perciò, ma dopo che i riflettori europei di San Siro si saranno spenti, a Genova deve iniziare la risalita della china da una classifica che fa paura, con i nerazzurri al quart’ultimo posto, con un punto in più sul Novara e tre sul Lecce. Ripartire insomma con una condizione fisica non certo positiva (eufemismo voluto) e con una situazione infortunati che preoccupa. Il lazzaretto dell'Inter si riempie sempre di più con Maicon, ultimo nella lista a infortunarsi e a dover restare fermo per un mese.

Il poco turnover, dovuto ai numerosi infortuni, e il mancato mercato estivo, specie nella zona mediana del campo laddove hanno giocato, dalla Supercoppa di Pechino in poi, i soliti Zanetti (13 gare su 13, nonostante le 38 primavere) e Cambiasso (12 gare su 13), hanno notevolmente influito sull’attuale situazione in classifica, senza contare le incomprensioni tattiche del periodo gasperiniano. Non è bastato perciò il buon senso di Ranieri, ovvero la prima fase di normalizzazione della situazione, ora tocca anche alla dirigenza e al presidente Moratti dare un sostanzioso contributo affinché la squadra possa presto tornare nella parte alta della classifica.

Per questi e altri motivi, durante la prossima sosta per le Nazionali, andrà in scena un summit tra il tecnico e la dirigenza. Quest’ultima, poi, è pronta a viaggiare in Brasile per cercare di avvicinare Juan Jesus dell’Internacional di Porto Alegre. Nella lista dei rinforzi c’è sempre il nome di Juraj Kucka, che arriverà all’alba del nuovo anno. La novità è Kevin Strootman, centrocampista eclettico del PSV, avallato anche da Sneijder. Saranno forse loro gli innesti che permetteranno all’Inter di poter uscire da una situazione che poteva essere prevista, e perciò risolvibile, la passata estate.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 31 ottobre 2011 alle 09:00
Autore: Alberto Casavecchia
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