Ancora un intoppo per Arturo Vidal che dopo l’intervento per artroscopia al ginocchio dovrà fermarsi per altre due settimane a causa di una piccola infezione sempre al ginocchio operato. Un ulteriore rallentamento che scurisce la stagione già in chiaroscuro del cileno, reduce da un’annata distante dalle aspettative evidentemente condizionata dal problema fisico sopraccitato. Inceppamenti difficili da prevedere da Antonio Conte a inizio stagione quando aveva individuato nel centrocampista (ex) blaugrana come il numero uno dei guerrieri con i quali condurre la battaglia verso gli obiettivi prefissati, scudetto in primis. Una prima parte di stagione, quella del cileno, macchiata da qualche sprazzo di scuro espresso nelle eurogare, particolarmente con il Real, espulso all’andata e squalificato al ritorno.
Errori pesanti che hanno, seppur certamente in parte, determinato il percorso in Champions della squadra e che per via dei problemi fisici non hanno ritrovato il riscatto fortemente auspicato dal cileno che ha tentato di accelerare il più possibile un rientro che a quanto pare si è al contrario allungato. Tempistiche che dispiacciono all’ex Barça ma che non preoccupano Antonio Conte che, in questa seconda parte di stagione può contare su vecchi innesti che suonano mai come oggi come veri e propri nuovi acquisti. Il primo di tutti è Christian Eriksen, considerato per buona parte della sua avventura 'non funzionale al progetto' e alla porta fino a quasi tutta la sessione di mercato di gennaio. Il danese però, rivelatosi una Cenerentola d'altri tempi, allo scoccare esatto dei 365 giorni in nerazzurro sveste i panni del triste ragazzetto relegato in panchina e torna ad indossare gli sfavillanti abiti da principe dal piedino educato ed elegante che con una punizione da manuale consegna il derby di Coppa Italia ai nerazzurri a tre minuti dal fischio finale. Indossata la divisa, più che la scarpetta, il 24 interista riesce a tempo di record a guadagnarsi fiducia e titolarità mai avute dall'avvio della sua esperienza italiana. Da quel gol in Coppa Italia, Conte ha fatto a meno di lui soltanto nella gara contro la Fiorentina; persino contro il Torino, un paio di giorni dopo aver riscontrato un'infiammazione al ginocchio, lo ha risparmiato per soli 56 minuti.
Ai due titolarissimi inamovibili dal centrocampo interista, Barella e Brozovic, l'ex Tottenham si è aggiunto come terzo insostituibile, eccezion fatta con il Sassuolo, gara durante la quale non ha spleso, come del resto un po' tutta la squadra, rimasta a lungo bloccata dalle trame di De Zerbi. Ed è proprio con i neroverdi che Conte ha ri-trovato Stefano Sensi, secondo acquisto in casa della stagione. Entrato al posto di Eriksen, il classe '95 ha immediatamente messo in evidenza tutte le qualità che tanto avevano ammaliato il tecnico leccese nella sua prima parte di vita milanese. Dopo la botta di adrenalina della Nazionale, il 12 interista con la sua ex squadra non ha mai esitato ad avventarsi su ogni pallone possibile, destreggiandosi con classe tra le linee imponendo al pallone un nascondino al quale gli avversari non riuscivano a sottrarsi. Ghirigori di eleganza che replica anche con il Cagliari, contro il quale trova la sua prima titolarità dopo sei mesi e al quale incute più di qualche brivido di terrore con conclusioni dal limite dell'area. La duttilità e versatilità che lo contraddistinguono, combinate allo scambio di posizione con Eriksen, hanno permesso una confidenza crescente con campo e compagni che nel corso della partita ha sottoscritto il peso del suo ritorno in questo finale di stagione.
Un peso che, corroborato dalla sua resistenza fisica avuta contro i sardi, oltre ottanta minuti in campo, ha rasserenato Conte, paziente ma al contempo trepidante di riaverlo dopo il lungo e certosino lavoro durante i mesi. Una iniezione di fiducia per il giocatore e per l'allenatore che malgrado abbia ancora da lavorare prima di poter agguantare definitivamente lo scudetto può contare su due acquisti trattati e firmati più dal duo Conte-Stellini che dalla coppia Ausilio-Marotta. Due acquisti che fanno sentire meno l'assenza di Vidal e che sorridono a squadra, allenatore, tifosi e anche proprietà che a costo zero ha (ri)avuto i due innesti necessari a inizio gennaio.
VIDEO - AMARCORD INTER - 16/04/2010: IL SOMBRERO DI MAICON ALLA JUVENTUS
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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