Atletico Madrid-Inter: sofferenza, reazione e delusione. Una partita aperta e frizzante, con transizioni pericolose da una parte all’altra, decisa all’ultimo secondo. 

L’Inter parte bene con transizioni veloci a cercare la sponda di Lautaro. Il Toro esce dalla marcatura e offre buoni traccianti di prima. Giocando Zielinski, molto più regista di costruzione e meno box to box, è Barella a strappare e proporsi da trequartista per dare manforte alla coppia in attacco. Dimarco spinge sulla sinistra con l’aiuto di Bastoni molto mobile. Akanji e Bisseck sono piu bloccati, con lo svizzero centrale e il tedesco sul centrodestra, per sfruttarne la mobilità e la gamba. Barella si muove tanto passando anche a sinistra per rientrare e imbucare col destro palloni filtranti alti per la punta che taglia. L’Atletico risponde con tre linee compatte e corte in difesa stile Milan nel derby e ripartenze veloci sulla destra con il duo Simeone-Molina. Sulla sinistra invece Ruggeri rimane più bloccato a guardia di Carlos. Baena in fase di non possesso si posiziona a sinistra per schermare, mentre in fase di possesso si accentra e si alza da sottopunta per dare un’alternativa a Alvarez unica punta. 

Gli uomini di Simeone trovano il gol nell’unica transizione pericolosa del primo tempo e poi si chiudono ordinatamente, attendendo il giro palla nerazzurro. Lautaro e compagni non riescono a essere incisivi sottoporta a causa della grandissima densità madridista e del traffico che blocca in area di rigore. Ci vuole il solito asse Bastoni-Barella per scompigliare le carte. Il 95 che con il piede vellutato lancia al millimetro per il 23, che si inserisce con tempi perfetti in area di rigore avversaria. L’Inter prende sempre più campo con il possesso, l’Atletico si difende ma concede imbucate sul fianco destro, quello meno abituato a difendere a blocco basso. I nerazzurri prendono fiducia e continuano a produrre gioco fino al gol, con altra imbucata da sinistra di Bonny che tecnicamente gestisce benissimo e attende l’inserimento di Zielinski. I cambi a trazione anteriore del Cholo, con Griezmann e Alvarez alle spalle di Sorloth e Nico Gonzalez a tutta fascia, danno vitalità ai madridisti che cominciano a esercitare una forte pressione.

L’Inter arretra il baricentro e difende ordinata le incursioni soprattutto dal lato destro con Giuliano Simeone. Nei minuti finali le maglie si aprono e le squadre si allungano, rendendo la partita godibile e imprevedibile con azioni di transizione da una parte e dall’altra. La beffa arriva sul gong, da calcio d’angolo. E da Madrid l’Inter torna con 0 punti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 27 novembre 2025 alle 11:16
Autore: Riccardo Despali / Twitter: @RiccardoDespali
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