Dopo tre pareggi, anche in campionato l’Inter torna alla vittoria e lo fa sul difficile campo dell’Udinese, al termine di un match divertentissimo e ricco di gol ed emozioni. Termina 3-2, risultato frutto soprattutto di un primo tempo da applausi per la capolista, ma anche di una ripresa in sofferenza, causa stanchezza post Champions, e caratterizzata da grande carattere. Problemi a centrocampo e difesa? Allora tutti in attacco. Mourinho, pur se squalificato, tiene fede alle sue idee e fa di necessità di virtù. Le assenze causa squalifica dietro e in mezzo, complice la buona salute dei centravanti, induce il portoghese a rispolverare nuovamente lo schieramento ultra offensivo, quello che solitamente viene proposto in situazioni in cui la vittoria è un obbligo. E di certo nessuno può asserire che la trasferta di Udine si discosti da questa necessità, con le inseguitrici a un tiro di schioppo. Mediana a due, formata da Mariga e Stankovic, trequarti affidata a Sneijder e tridente Milito-Balotelli-Pandev, con Eto’o a riposo. In difesa, al posto di Materazzi gioca l’esperimento Thiago Motta. Dall’altra parte nessuna paura reverenziale: tre difensori, tre punte, compreso il capocannoniere Di Natale, e fiducia nel giovane colombiano Cuadrado per Marino, alla ricerca della seconda vittoria consecutiva dopo il ritorno sulla panchina friulana. Insomma, l’impostazione tattica di entrambe le contendenti è garanzia di spettacolo.
Trascorre appena un minuto e, come previsto, qualcosa accade: Di Natale serve benissimo Pepe, tenuto in gioco da Maicon, e l’azzurro batte Julio Cesar senza difficoltà. Scossone che impone all’Inter una reazione, puntualmente arrivata al 5’ con una prodezza di Balotelli: destro da fuori area in precario equilibrio e Handanovic fermo. Il pareggio restituisce fiducia ai nerazzurri, che sfiorano il sorpasso due volte su punizione (Sneijder all’8’, Balotelli al 16’). In mezzo, uno spunto interessante di Pasquale, che invece di mettere in mezzo cerca una conclusione pretenziosa, neutralizzata da Julio Cesar. In tribuna insomma non c’è alcuna ragione per annoiarsi, e al 21’ ne arriva una persino per applaudire: Maicon lancia sulla destra Milito, l’argentino serve centralmente Pandev che alza un pallone perfetto per l’inserimento dello stesso Maicon, il quale è bravissimo a colpire al volo e mettere la sfera sotto la traversa. Gol spettacolare e Inter in vantaggio.
Nel complesso, tatticamente l’equilibrio è un lusso per entrambe le squadre, che giocano allungate come se fossero nei minuti finali di una partita logorante. I quattro avanti nerazzurri lasciano troppo soli Mariga e Stankovic in mezzo, mentre dietro, grazie anche al supporto di Zanetti, Thiago Motta se la cava abbastanza bene. Tra i friulani, è Sanchez il più attivo, ma le sue iniziative non trovano particolare collaborazione nei compagni. Nel finale del primo tempo arriva la ciliegina nerazzurra: Balotelli mette un pallone al bacio dalla sinistra e Milito spizza quanto basta lasciando di stucco, per la terza volta, Handanovic. Ultimo squillo di un primo tempo giocato alla grande dall’Inter, in vantaggio meritatamente per 3-1 al Friuli.
Trascorrono 3 minuti dall’inizio della ripresa e Julio Cesar deve subito salvare su un sinistro nel cuore dell’area di Di Natale, trovato da un retropassaggio intelligente di Pepe. La squadra di Marino sembra più volenterosa e costringe gli ospiti ad arretrare. Non è una coincidenza se al 7’ arriva il gol del 2-3, frutto di una decisione arbitrale che ha sorpreso tutti: Di Natale batte una punizione, la palla deviata dalla barriera sbatte contro il palo e Pepe mette dentro in tap-in. Ma Bergonzi aveva già sanzionato con un rigore la deviazione di braccio di Balotelli, fermo in barriera. La storia si conclude con il penalty messo a segno dal capocannoniere, che riapre i discorsi. L’Udinese, galvanizzata dal 2-3, si scatena e sfiora il pareggio con Sanchez, liberato da una sponda di Zapata: colpo di testa centrale.
La bella Inter del primo tempo sembra rimasta negli spogliatoi, lasciando via libera alla reazione rabbiosa bianconera. Serve fisicità e cambio di ritmo in mezzo e Marino sceglie Asamoah, inserendolo al posto di Pasquale. Compito del ghanese è sfruttare l’inferiorità numerica nerazzurra in mediana, soprattutto in fase di ripartenza. Bisogna attendere metà secondo tempo per rivedere un’Inter più ordinata, anche se il pallino del gioco è sempre friulano. Baresi (o meglio, Mourinho) capisce che servono forze fresche e richiama in panchina Pandev (non una grande prova), inserendo un’altra punta (Eto’o) per non snaturare l’impostazione tattica. Il 3-3 sembra cosa fatta al 75’, quando Pepe scucchiaia un cioccolatino per Cuadrado, che fa l’unica cosa che non dovrebbe: tocco tra il tiro e il passaggio, che si conclude sul fondo. La stanchezza sta prendendo il sopravvento su entrambe le squadre, che hanno giocato mercoledì scorso e vivono di fiammate.
A 9 minuti dalla fine arriva il momento di equilibrare la formazione nerazzurra: fuori lo stremato Balotelli, dentro Materazzi, con Thiago Motta che torna in mediana a sostenere Stankovic e Mariga: è il momento di difendere il vantaggio, insomma. In tal senso un contributo decisivo lo dà Julio Cesar, salvando in angolo al 90’ su un sinistro insidiosissimo di Pepe. Ma le coronarie dei tifosi nerazzurri non possono rilassarsi, perché all’ultimo secondo (oltre il recupero assegnato) Inler centra la traversa con un tiro deviato, che aveva già il sapore di beffa per Julio Cesar. Ultima occasione di una partita bellissima, che premia l’Inter e le consente di respingere l’assalto del Milan e allungare sulla Roma. Bene così.
UDINESE-INTER 2-3
Marcatori: 2' pt Pepe, 6' pt Balotelli, 21' pt Maicon, 46' pt Milito, 7' st (r) Di Natale
UDINESE: 22 Handanovic; 2 Zapata, 13 Coda, 24 Lukovic; 4 Cuadrado, 88 Inler, 14 Sammarco (34' st Geijo), 26 Pasquale (19' st Asamoah); 7 Pepe, 10 Di Natale, 11 Sanchez
A disposizione: 1 Rafael, 80 Domizzi, 32 Ferronetti, 19 Badu, 84 Lodi
Allenatore: Pasquale Marino
INTER: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 8 Thiago Motta, 4 Zanetti; 5 Stankovic, 17 Mariga; 45 Balotelli (37' st Materazzi), 10 Sneijder (46' st Krhin), 27 Pandev (27' st Eto'o); 22 Milito
A disposizione: 1 Toldo, 39 Donati, 7 Quaresma, 89 Arnautovic
Allenatore: Giuseppe Baresi
Arbitro: Mauro Bergonzi (sezione arbitrale di Genova)
Note. Ammoniti: 8' pt Coda, 39' Zanetti, 22' st Sammarco, 23' st Balotelli, 47' st Stankovic, 48' st Asamoah. Espulsi: nessuno. Recupero: pt 1', st 4'.
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