Non è stato il momento dei rimpianti e delle nostalgie, sabato sera, quando Giampaolo Pazzini ha rifilato una tripletta al Bologna rilanciando le quotazioni scudetto del Milan e soprattutto quelle personali dopo la fine della sua avventura in nerazzurro. Lo ha sottolineato anche Andrea Stramaccioni al termine di Inter-Roma, quando si è preso davanti alle telecamere la responsabilità della scelta di Diego Milito a discapito dell'attaccante di Pescia, per i motivi che sono stati ampiamente spiegati in più di una sede e in più di una circostanza. Non deve esserlo nemmeno adesso, anche se dal Brasile arrivano delle notizie che di certo, considerato il contesto, perlomeno aggiungono ad una serata davvero storta anche il sapore della beffa.

Perché, mentre l'Inter arrancava al cospetto della Roma di Zeman, non riuscendo a trovare mai il pertugio buono per bucare Stekelenburg, a Porto Alegre Diego Forlan, reduce da un'annata sventurata in nerazzurro e già al centro di polemiche per i troppi errori di cui si è reso protagonista anche in Brasile, si prende sulle spalle l'Internacional de Porto Alegre e lo trascina alla vittoria contro il Flamengo, realizzando addirittura una doppietta nel 4-1 conclusivo. Forlan che non segnava da un'eternità, che nelle prime uscite con la nuova maglia aveva fatto più disperare che esaltare i suoi nuovi tifosi, e che ora si prende la ribalta. Sembra quasi uno scherzo del destino. Ma chiariamo subito: lungi da noi anche solo il pensiero di provare rimorsi per questo exploit. Il risveglio del Cacha può far bene indubbiamente a lui e restituirgli fiducia, ma il suo trascorso interista è ancora troppo recente per poter anche minimamente pensare ad un rimpianto. E poi, consideriamo che il campionato brasiliano è molto distante tecnicamente da quello italiano. Un applauso a lui, ma nulla di più: magari il fatto che la sua doppietta sia arrivata proprio in una domenica sventurata per l'Inter può dare adito a qualche pensiero strano da parte dei tifosi sulla veridicità della profezia dei Maya o a qualche altra battuta ironica (senza alcuna offesa per l'uruguayano). 

Questo che qualcuno potrebbe divertirsi a dipingere come il week-end delle beffe in casa Inter, invece, può essere interpretato come quello della possibile speranza per il futuro che si accende: il riferimento, chiaramente, è a Samuele Longo, che ha bagnato il suo debutto nella Liga spagnola con la maglia dell'Espanyol con una rete di pregevole fattura che ha aperto le marcature nel match contro il Levante, chiusosi poi con una beffa amarissima, questa sì, per la formazione di Pochettino, che da 0-2 si fa rimontare fino al 3-2 con una rete in pieno recupero. Malgrado la sconfitta, rimane la soddisfazione per aver visto l'attaccante di Valdobbiadene presentarsi così alla sua nuova aficion, dimostrando di avere tutte le carte in regola per ricalcare il percorso fatto da Coutinho. Qualcuno può pensare: non sarebbe tornato utile ieri? Probabilmente anche lui sarebbe finito travolto in una serata del genere; giusto invece che possa avere spazio da titolare, che giochi più minuti possibile, come ha dichiarato Stramaccioni. Noi, intanto, alziamoci le maniche e lavoriamo, perché il lavoro da fare per completare questo cantiere è ancora tanto. E senza rimpianti. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 03 settembre 2012 alle 14:05
Autore: Christian Liotta
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