Stefan De Vrij si confessa oggi in un'intervista alla Gazzetta dello Sport in cui sottolinea la ritrovata compattezza della squadra, della difesa, con uno sguardo alle mancanze del passato e uno ai possibili successi futuri. "Mi piace essere considerato un nuovo “The Wall” - dice - Ho avuto la fortuna di parlare con Samuel un paio di volte per qualche evento: è una brava persona e un difensore fortissimo. Cosa è cambiato in difesa? Siamo diventati compatti come squadra e questo rende più facile tutta la fase difensiva. Siamo un reparto unito e affiatato: ci troviamo bene anche fuori dal campo e questo aiuta".

Momenti di gioia e di delusione si sono alternati in cento presenze, traguardo tagliato col Verona. La gioia più grande è il derby del 4-2 con gol segnato proprio dall'olandese, dice De Vrij, la delusione è la finale di Europa League. "A volte ci ripenso, ma subito dopo penso anche che non ha senso tornare là con la testa. Ciò che è stato è stato e dalle sconfitte si può solo imparare. L'eliminazione in Champions? Qualcosa in Europa è evidentemente mancato, in tutto il percorso non è bastato ciò che abbiamo fatto in campo. Abbiamo lasciato qualcosa per strada, per esempio il non aver segnato contro lo Shakhtar. L’approccio nostro è uguale indipendentemente dalle competizioni. Avremmo voluto proseguire in Europa, ma ora cercheremo di fare bene in Coppa e campionato: il fatto di poterci concentrare solo su questo può diventare un vantaggio, ma dipenderà solo e soltanto da noi. Tutte le parole sono ammesse nel mio vocabolario, anche “scudetto” (ride, ndr). Ma come è inutile guardare troppo al passato, è inutile anche guardare troppo in avanti".

Non mancano gli elogi a Conte. "Un vincente, riversa sulla squadra la sua stessa voglia e cerca di sfruttare tutto il potenziale che ognuno di noi ha dentro. Batte su quello, trasmette passione e mentalità. A me dice che sono troppo buono e che a volte dovrei essere più cattivo: anche grazie a lui su questo aspetto ho fatto dei passi in avanti. Ambiente negativo? La negatività rimane fuori dai cancelli perché dentro siamo uniti, concentrati sull’obiettivo e lasciamo stare quello che si dice di noi".

De Vrij elogia anche Hakimi ("Raramente ho visto un giocatore veloce come lui") e Vidal ("Ci aiuta tanto con la cattiveria e la forza nei contrasti, anche se fuori dal campo è una bravissima persona"), non dimentica Lukaku ("Vale i top centravanti del mondo") e non dimentica Pioli, oggi al Milan. "Hanno una buona squadra e tanti giocatori forti: mi sembrano molto uniti. E poi conosco l’allenatore molto bene per aver lavorato con lui due anni: è bravissimo, molto umano, ma anche molto preparato. Sono contento per la sua crescita professionale". La stessa Juve, dice l'olandese, "si rifarà sotto". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 30 dicembre 2020 alle 08:15
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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