"Per me c'è sempre una grande emozione quando torno a Lecce, a prescindere dal motivo per cui torno. Ci sarà sempre questo attaccamento. Se sono orgoglioso di essere salentino? C'è bisogno di sottolinearlo? Detto questo, sono un professionista e faccio il mio lavoro". Queste le parole di Antonio Conte in conferenza stampa a margine del pareggio di Lecce.

Dal punto di vista emotivo che mozioni ti ha regalato questa partita?
“Qui torno indietro di 30-35 anni. Qui ho passato la mia infanzia, facendo il raccattapalle. E poi ho avuto la fortuna e la bravura di esordire con il Lecce”.

Ti aspettavi il cambio di modulo nel Lecce?
“Penso che Liverani abbia cambiato sistema dopo aver fatto due conti. Oggi sono stati meno propositivi, andando in ripartenza con Babacar e Lapadula. Complimenti a loro. Noi le occasioni per vincerla le abbiamo avute. Ma siamo una squadra in costruzione, lavoriamo da soli sei mesi: o andiamo sempre con il motore a ritmi alti oppure facciamo fatica perché non siamo altre squadre in grado di vincere a Lecce a velocità di crociera”.

Pagata la timidezza in fase difensiva?
“Abbiamo concesso questo gol che lascia amaro in bocca. Ma c'è sempre qualcosa da migliorare quando subisci gol”.

Parecchi giocatori sotto tono: è in queste partite che ti manca un Lichtsteiner? Young può essere simile allo svizzero?
“Le risposte ci sono state, importanti, da parte di tutti. Ed è per questo che abbiamo fatto quel tipo di girone di andata. Dobbiamo continuare a lavorare. Se poi potremo ampliare la rosa in qualche reparto, cercheranno (i dirigenti, ndr) di farlo. Io penso a migliorare i miei giocatori”.

E Sanchez?
“Si sta allenando, sta cercando di ritrovare la migliore condizione dopo l'infortunio e l'operazione. È stato fuori tre mesi, dobbiamo essere pazienti”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 19 gennaio 2020 alle 18:05
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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