Successo di inestimabile valore dell'Inter, che nella terza giornata di Champions League supera 2-0 il Borussia Dortmund e si rilancia alla grande. A SkySport, Antonio Conte commenta così i 90 minuti di San Siro: "Tre punti pesanti. Importante il tipo di rapporto con i calciatori: quando sei onesto e parli in faccia, alla fine ti apprezzano. Sai che non preferisci una bella bugia a una brutta verità”.

Prova di maturità?
“Iniziamo a dire che il Dortmund ha cambiato sistema. Favre aveva detto che difendevano bene, ma se si sono messi a cinque vuol dire che avevano paura di noi. Partita tattica, loro hanno giocato a specchio e noi siamo stati bravi, visto che avevamo preparato un'altra partita. Quando poi sono tornati al 4-2-3-1, ancora bravi a consolidare la vittoria. La nostra situazione non è semplice, con così tanti infortuni che si possono pagare. Molto contento soprattutto per i ragazzi, sono notti che li ripagano per il sacrificio. L'anno scorso hanno lavorato tanto insieme a Spalletti per arrivare a questa Champions e bisognava fare di tutto per continuare questo sogno. Sappiamo di non essere favoriti, ma dovevamo vincere per restare vivi. E l'abbiamo fatto anche in maniera decisa. Ora recuperiamo, perché fra nemmeno tre giorni dobbiamo giocare con il Parma, che sta molto bene. Non c'è tempo per godersi nulla”.

Oggi un atteggiamento diverso il vostro, non andavate a pressarli alti.
“Se dai campo al Dortmund, è un suicidio. Noi avevamo scelto una zona di campo fino a cui andare a pressare. Poi ci alzavamo a palla ferma. Mi ero raccomandato di non perdere palle centrali, loro sono devastanti sulle ripartenze. Anche loro non ci sono venuti a prendere alti, come pensavamo. Molto bravi in tutte le fasi del match, a differenza di Reggio Emilia”.

Molto bravi i tre centrocampisti centrali.
“Noi lavoriamo tanto anche in costruzione e loro tre hanno fatto una partita veramente importante in entrambe le fasi. A Brozovic ogni tanto gli tiro le orecchie perché a volte si fa trovare fuori posizione, ma oggi lui, Barella e Gagliardini hanno fatto davvero una grandissima partita contro un avversario per nulla facile. A Dortmund sarà dura, ma sappiamo che possiamo giocarcela”.

Esposito?
“Io l'ho detto più volte, in conferenza e anche nello spogliatoio. Lui sa che deve volare basso, ma da me ha piena fiducia: sarei un folle a metterlo in campo a 17 anni se non mi fidassi di lui. È un giocatore importante per noi. Dispiaciuto per non averlo potuto mandare al Mondiale, ma qualcuno se ne sarà fatto una ragione visto che ho dimostrato quanto mi serva”.

Barella ancora ammonito...
“Lui è un generoso, ci stiamo lavorando. Mi spaventa e mi viene l'ansia quando viene ammonito subito, ma ad avercene di giocatori come lui”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 23 ottobre 2019 alle 23:33 / Fonte: Sky
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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