“Aprile dolce dormire” recita un vecchio detto: il Palermo dorme nel primo tempo, l’Inter nel secondo e alla fine finisce due a due. I nerazzurri si portano due volte in vantaggio con il minimo sforzo in una prima frazione giocata a ritmi bassi da entrambe le parti ma con l’Inter maggiormente propositiva; i nerazzurri compiono poi l’errore di cercare di amministrare il risultato e addormentare la partita nel secondo tempo, quando invece il Palermo cresce e in tre minuti trova due gol.
Nella giornata del lutto e del dolore per il terremoto in Abruzzo, “show must go on” e dopo un minuto di raccoglimento la serie A scende regolarmente in campo. Mourinho sceglie il 4-3-1-2 con Toldo tra i pali al posto dell’infortunato Julio Cesar, Santon ancora sulla destra di difesa e Maxwell a sinistra, il recuperato Chivu centrale con Cordoba; Stankovic a ridosso della coppia Balotelli-Ibrahimovic. La primavera si fa sentire e la partita è sonnacchiosa per i primi dieci minuti, le squadre si studiano senza scoprirsi e la prima occasione (e che occasione) cade al 9’: lancio lungo di Cambiasso per Ibrahimovic che scatta sul filo del fuorigioco ma, a tu per tu con Amelia, sbaglia incredibilmente il pallonetto non inquadrando lo specchio della porta da ottima posizione. La partita continua a non decollare ma, quasi come un lampo a ciel sereno, al 14’ l’Inter passa: lancio di Muntari per Balotelli, Carrozzieri si addormenta e il giovane attaccante è bravissimo ad inserirsi e a deviare di testa alle spalle di Amelia per l’1-0 nerazzurro. Lo stesso Balotelli rischia di ripetersi poco dopo con un’azione in fotocopia, ancora una volta Carrozzieri si fa bruciare dallo scatto dell’interista che da solo davanti al portiere sbaglia il tempo del pallonetto.

L’Inter si sveglia, il Palermo ancora no e così al 18’ Ibrahimovic in area si libera per il tiro ma si fa respingere la conclusione da Amelia, la sfera torna a lui, potrebbe scaricare a un compagno ma si incarta e si fa chiudere dalla difesa rosanero. Ballardini non è contento della partita dei suoi, fermi e poco incisivi, e prova a cambiare le carte in tavola inserendo Bovo al posto di Liverani passando alla difesa a tre. Il Palermo continua però a risultare non pervenuto e al 34’ l’Inter reclama anche il rigore: Muntari si fionda in area come una scheggia, Migliaccio interviene in ritardo su di lui e lo stende, ma il signor Russo di Nola lascia correre tra le proteste. Il penalty poteva starci, ma arriva tre minuti dopo con Kjaer che atterra Ibrahimovic appena entrato in area. Forse l’arbitro vuol riparare all’errore precedente perché i due si spintonano spalla a spalla e Kjaer dà l’impressione di toccare prima la palla e poi Ibra. Dal dischetto lo stesso Ibrahimovic non sbaglia piegando le mani ad Amelia: 2-0. L’Inter potrebbe dilagare ma Balotelli, scattato ancora sul filo del fuorigioco, scivola al momento decisivo. Termina così 2-0 un primo tempo in cui l’Inter ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo, ma vantaggio assolutamente ineccepibile.

Ballardini deve essersi arrabbiato parecchio negli spogliatoi perché il Palermo sembra entrare in campo con un altro spirito e al 2’ Miccoli da posizione defilata tenta direttamente il tiro a rete, Toldo attento sul primo vero tiro in porta dei siciliani. Al 9’ percussione centrale di Ibrahimovic, tiro deviato, riprende palla Balotelli che tenta il super goal a giro ma la palla sfiora l’incrocio sul palo più lontano. Il Palermo non accelera, all’Inter va bene così e allora per vedere un’altra azione pericolosa bisogna attendere il 22’ quando su una respinta della difesa interista Bresciano tenta la girata di prima dal limite dell’area, palla che sfiora il palo alla destra di Toldo. Al 25’ lampo del Palermo con Cavani da fuori area, Toldo è bravissimo a mettere in angolo con la punta delle dita sopra la traversa. Il Palermo lentamente cresce, l’Inter cerca di addormentare la partita ma, dai e dai, a prevalere è la spinta degli ospiti che riescono alla fine a riaprire la partita al 27’ con Cavani, che riceve palla sull’esterno da Cassani, entra in area e infila Toldo sul primo palo. Paga l’Inter la scelta (sbagliata) di allentare i ritmi piuttosto che cercare il tris. Anche perché il Palermo viene ringalluzzito dal gol e si getta in avanti a capofitto, dopo essere rimasto a guardare per almeno 50 minuti. Mourinho risponde inserendo Vieira per Balotelli, nel tentativo di rinfoltire il centrocampo.

Minuto 30, accade l’impensabile, Miccoli scatenato sulla destra, elude l’intervento di Maxwell e mette al centro per Succi (entrato da poco) che, tutto solo, davanti a Toldo deve solo spingere dentro per il 2-2. Fuori anche Muntari e Maxwell, dentro Figo e Crespo. Al 41’ Ibrahimovic tenta di fare tutto da solo, si libera di un paio di avversari ma si fa chiudere al momento del tiro in porta. Ma è il Palermo a sfiorare l’incredibile 2-3 con Miccoli che se ne va tra un nugolo di avversari e di sinistro sfiora il legno alla destra di Toldo. Grande brivido per l’Inter e mani nei capelli per i rosanero. Non accade più nulla e finisce 2-2. l’Inter perde una ghiottissima occasione per portarsi momentaneamente a +12 sulla Juve e ora, con 10 punti di vantaggio, guarda con trepidazione alla sfida di questa sera tra Genoa e bianconeri.

INTER-PALERMO 2-2
(primo tempo 2-0)
MARCATORI: Balotelli al 15', Ibrahimovic (su rigore) al 39' p.t. Cavani al 28', Succi al 30' s.t.
INTER (4-3-1-2): Toldo; Santon, Cordoba, Chivu, Maxwell (dal 34' s.t. Crespo); Zanetti, Cambiasso, Muntari (dal 34' s.t. Figo); Stankovic; Balotelli (dal 29' s.t. Vieira), Ibrahimovic. (Orlandoni, Cruz, Burdisso, Samuel). Allenatore: Mourinho.
PALERMO (4-3-1-2): Amelia; Cassani, Kjaer, Carrozzieri, Balzaretti; Migliaccio (dal 1' s.t. Bresciano), Liverani (dal 25' p.t. Bovo), Nocerino (dal 12' s.t. Succi); Simplicio; Cavani, Miccoli. (Ujkani, Tedesco, Savini, Hernandez). Allenatore: Ballardini.
ARBITRO: Russo
NOTE: giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori 50 mila circa. Ammoniti: Bovo, Stankovic, Chivu, Succi, Simplicio. Angoli: 5-4 per l'Inter. Recupero: 2' p.t. 2' s.t.

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 11 aprile 2009 alle 17:02
Autore: Domenico Fabbricini
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