Dopo la sconfitta per 4-3 in casa della Juventus, nel match che fa da apertura al ritorno al campionato post-sosta per le Nazionali e valido per la terza giornata di Serie A 2025/26, l'allenatore dell'Inter Cristian Chivu si è presentato in sala stampa dell'Allianz Stadium per analizzare il risultato, rispondendo ai giornalisti presenti in conferenza. Di seguito le sue dichiarazioni raccolte dall'inviata di FcInterNews.it.

“La squadra ha dominato dal primo minuto, è venuta qui a fare la partita e salvo alcuni momenti in cui poteva gestire meglio lo ha fatto. Purtroppo è mancata lucidità nel capire i momenti, dove magari avremmo potuto tirar fuori maggior pragmatismo per far fruttare i sacrifici messi in campo e tornare a Milano più felici”.

Sugli ultimi dieci minuti. C’è ancora qualche problema legato alla finale di Champions?
“No, non c’entra niente. Bisogna capire i momenti e capire di fare le cose bene e non belle. La partita di Champions i ragazzi l’hanno dimenticata e me lo fanno vedere tutti i giorni lavorando sodo e con impegno e sacrificio. Non possiamo dimenticare cosa abbiamo fatto oggi, negli ultimi vent’anni non ho mai visto una prestazione così qui. Abbiamo perso, ma la prestazione rimane”.

Falsa partenza sul piano dei risultati. Lei c’era l’ultima volta che l’Inter perse due delle prime tre. Come può trasmettere il pragmatismo di cui parlava?
“Io sono fiducioso perché con queste prestazioni il futuro non mi preoccupa. Bisogna trovare pragmatismo perché le cose le fa abbastanza bene e può migliorare solo nel capire come aggiustare certi momenti”.

Sulle risate di Thuram.
“Non lo so, non l’ho visto ma smettiamo di far polemiche perché mettere i bastoni tra le ruote non fa bene a nessuno. Vediamo da quello che si è visto. A me interessa capire i momenti, non gli atteggiamenti perché oggi la squadra li ha avuti giusti. C’è stato uno stradominio ad un certo punto, poi l’abbiamo ribaltata ma non l’abbiamo saputa gestire”.

Sta pensando a qualcosa in particolare?
“Sto pensando a vincere le partite".

Secondo lei la questione è dover essere meno belli e più cattivi?
"Mi riferisco a questo quando parlo di capire i momenti. Capire quando bisogna essere concreti e non belli”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 13 settembre 2025 alle 21:10 / Fonte: Dall'inviata Egle Patanè
Autore: Egle Patanè
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