Dategli le chiavi del centrocampo e sarà lui a trovarvi la soluzione più congeniale per lo sviluppo di manovra. Simone Inzaghi l'ha intuito sin dai primi allenamenti: Kristjan Asllani ha la stoffa del grande centrocampista. Di quelli che fanno incantare con il pallone tra i piedi e nei suggerimenti delle traiettorie. Tra inventiva e tempismo, il metodista classe 2002 vuole imporsi al meglio, pur sapendo che la concorrenza sarà elevatissima: "L'inizio è stato caratterizzato da giorni bellissimi, sta andando molto bene l'ambientamento. Da qualche giorno sono insieme ai ragazzi che mi hanno accolto benissimo: sono molto contento", confessa a 'DAZN'.

Se la sente di dirci i tre fattori che in questi primi giorni l'hanno colpita di più in casa Inter? Dal cuoco bravissimo al parcheggio molto grande...
"Forse il centro. Non sono abituato ad un centro sportivo così grosso. Poi i ragazzi, certamente: prima li vedevo in televisione, ora gioco insieme a loro".

Son due... ne manca uno. Il cuoco è bravo?
"Sì, tanta roba".

Chi la sta guidando di più dei nuovi compagni?
"In questi giorni non c'eravamo tutti, però è stato sicuramente Danilo D'Ambrosio un po' più degli altri. Ma tutti, in generale, mi stanno aiutando ad integrarmi: Darmian, Handanovic. Il consiglio prezioso che danno i grandi è quello di rimanere umile".

Ha già fatto il rito d'iniziazione?
"Per ora no, e sono già in ansia per questo".

Se le chiedessero di cantare, lo farebbe?
"Eh, devo farlo".

Ha fatto le visite mediche con Lukaku: era la prima volta che lo incontrava? Cosa vi siete detti?
"Sì, era la prima volta e abbiamo parlato per una mezz'oretta al centro medico: anche lui mi sta dando una grossa mano con il processo d'integrazione".

Lui ha detto un aspetto molto rilevante su di lei: "Ha una grande mentalità. Parla come un ragazzo di 27 anni". Si ritrova in questa descrizione?
"Eh, me lo dicono tutti. Sono contento d'avergli dato questa impressione. Posso solo che essere contento che un giocatore come lui parli così di me. Io son sempre stato focalizzato solo sull'Inter e appena ho avuto la richiesta ho accettato subito".

Qual è la miglior qualità di Brozovic?
"Con la palla tra i piedi è fortissimo. L'ho visto per tutto l'arco del campionato, ammirandolo. Posso solo che imparare da Brozovic. Posso rubargli molto e imparare tantissimo".

Inzaghi le ha già parlato del ruolo?
"Il mister non mi ha ancora detto nulla, ma io posso ricoprire ogni ruolo della mediana. Lo scorso anno ad Empoli ho fatto il più delle volte il play davanti la difesa, ma posso ricoprire più ruoli. Fisicamente sto molto bene: da febbraio ho fatto molte partite con l'Empoli e devo ringraziare mister Andreazzoli e il presidente Corsi".

Cosa fa quando non si allena?
"Niente, mi godo la famiglia sinceramente. Non ho hobby particolari. Ascolto la musica ma niente playstation. Fantacalcio? Zero".

Si riterrà soddisfatto a fine stagione se...?
"L'importante è portare qualcosa a casa. Sinceramente vorrei vincere lo scudetto. Ho scelto il numero 14 di Perisic, mi ha anche scritto per farmi l'in bocca al lupo e sono contento. Il numero è anche per il giorno di nascita di mio fratello".

Rapporto con le critiche?
"Le vivo serenamente. Non ho tante pressioni. Anche se sono molto critico con me stesso. Riguardo sempre le partite per capire dove e in cosa migliorare".

Il momento della firma con l'Inter com'è stato?
"All'inizio non ci credevo. Quando poi ho firmato è stata un'emozione bellissima per me e per la mia famiglia. Sono contentissimo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 14 luglio 2022 alle 17:40
Autore: Niccolò Anfosso
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