A margine della presentazione del libro “Il meglio deve ancora venire” il tecnico dell’Inter Walter Mazzarri ha parlato ai microfoni di Marco Civoli di RaiSport. Ecco le sue parole: “Rapporto con Thohir? E’ tutto positivo, c’è un dialogo continuo tra noi per programmare il futuro. Vogliamo finire il campionato al meglio per iniziare a costruire già per il prossimo. Se mi sento sotto esame? Fa parte del nostro mestiere esserlo, ma sono sempre andato avanti coi risultati. Il “nodo" contratto? Ho un biennale, appena finirà il campionato ci penserò. Ora c’è il campo e penso solo ad allenare, a far dare il massimo al gruppo. Comunque non c'è fretta, ci penseremo a fine anno. Europa League come uno Scudetto per noi? Adesso l’obiettivo vero è di fare tutti il massimo e alla fine della stagione tireremo le somme. Meglio finiremo e meglio potremo partire la prossima. Contro l’Udinese in modo diverso che con l’Atalanta? Io vivo di prestazioni. Vorrei che giocassimo come il secondo tempo con l’Atalanta, senza l’episodio che ci è costato la partita. E magari anche i tiri sul palo potrebbero essere gol. I 17 pali una sfortuna? Abbiamo lasciato per strada parecchi punti, ma non solo per demeriti nostri. E’ un campionato nato forse sotto una stella non così buona. Torres, Morata o Dzeko? Ogni allenatore vorrebbe il meglio. Se c’è maggiore qualità ben venga. Distacco enorme dalla Juve? Ogni stagione si parte da determinati valori, poi c’è il lavoro dello staff tecnico. Però ci sono determinati dati da tenere in conto. Nessuna espulsione? Sono adrenalinico ma mi sono sempre comportato bene. Quando mi vedete muovermi nell’area tecnica è perché do le indicazioni alla squadra. Ora vorrei che la squadra raccogliesse per quello che crea, magari con un pizzico di fortuna in più".

Sezione: Focus / Data: Mar 25 marzo 2014 alle 23:10
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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