Negli ultimi giorni si sta dibattendo molto sull'opportunità di giocare Milan-Como, gara valida per la 24esima giornata della Serie A, a Perth, in Australia, il prossimo 8 febbraio. Una scelta che la Lega Serie A sta portando avanti con convinzione, nonostante numerosi pareri contrari, come spiegato dall'ad Luigi De Siervo a Cronache di Spogliatoio: "Se chiedi a un atleta di fare 20 ore di aereo per giocare una partita di calcio, ti dice che è evidentemente una follia. Se lo chiedi a un allenatore che si gioca lo scudetto o un posto in Champions, anche lui proverà a resistere. Se lo chiedi alla gente nessuno vuole rinunciare alla possibilità di andare allo stadio - la premessa di De Siervo -. Ma qui si tratta di capire se vogliamo l'uovo oggi o la gallina domani. Chi sviluppa una property sportiva ha l'obbligo di pensare con una prospettiva di 5-10 anni. E dobbiamo fare quello che hanno fatto da sempre le grandi Leghe americane. La prima partita dell'NBA del 1990 fu giocata a Tokyo, la NFL ha portato una partita a Città del Messico nel 2005 davanti a 100mila persone. Questa è la strada che deve percorrere una grande Lega che pensa di inseguire il proprio pubblico. Se vogliamo diventare una Lega internazionale, dobbiamo avere il coraggio di fare scelte impopolari, che non partano dall'ascolto della pancia dei tifosi o dei giocatori. Il tifoso dovrebbe pensare in prospettiva, e dobbiamo farlo tutti insieme, Come sapete, il Giro d'Italia dal 1965 ha disputato la prima tappa all'estero. Il Tour de France, spot di quel Paese, l'anno scorso è partito da Firenze. Il Milan ha capito questa cosa più di altri, infatti è la squadra italiana più famosa al mondo. Una gara di Serie A su 380 è un sacrificio piccolo, parliamo dello 0,0026 delle nostre gare che si disputa dall'altra parte del mondo".

Tutti erano d'accordo in Assemblea di Lega.
"La cosa è un po' diversa. Diciamo che per disputare una partita all'estero servono sette autorizzazioni diverse: la Lega Serie A ne ha raggiunte cinque, tra cui quella dei 20 club del campionato. Ora siamo in attesa della AFC che dovrebbe esprimersi a giorni, quindi della decisione della FIFA di Infantino".

La guerra FIFA-UEFA potrebbe ostacolare il progetto?
"Nessuno voleva farci giocare questa partita, né UEFA né FIFA, quindi la nostra posizione è ancora più difficile. Ma noi siamo persone che rispettano le regole e riteniamo di avere il diritto di farlo. E' molto difficile per queste istituzioni trovare un'argomentazione tecnica per dire di no, tant'è che nel caso spagnolo hanno usato una tecnica dilatoria, facendo perder tempo per non rendere attuabile l'evento. E' un rischio che corriamo anche noi. Dobbiamo insistere in maniera corretta, riteniamo che possa arrivare il sì e quindi un vantaggio per la nostra Lega. E' un'opportunità per tutto il sistema italiano".

Perché l'Australia?
"E' stata la più concreta, è stata capace di fare un'offerta di una certa consistenza. In un contesto un cui i club erano d'accordo. Questa cosa nasce da un'idea del Milan che noi abbiamo assecondato perché corrisponde a una scelta strategica. In Arabia Saudita siamo arrivati prima degli altri tra tante critiche, mentre oggi questa cosa fa sorridere perché tutte le competizioni si stanno sbattendo per essere invitati lì per certi importi. Noi non andiamo in Australia per soldi, non è questo il punto, è sbagliato. Chiaro che servano anche quelli per pagare i costi incrementati, per sopperire alla mancanza di incassi in quel giorno dello stadio di San Siro, ma non è quella la motivazione, questo è un errore, guardare il dito e non la luna. Noi cercheremo di andare in Australia, ripeto se ci sarà concesso, solo perché lì esiste una comunità di persone che non ha meno dignità dei tifosi della Curva Sud di vedere il Milan, anzi più la relazione è a distanza e più deve essere coltivata, e quindi il Milan, che peraltro è una squadra che ha giocato già due volte a Perth, sia nell'estate appena conclusa che in quella precedente ed è da lì che è nata questa opportunità - e che ci ha condotto in West Australia con questa chance. Tra l'altro, questa forse è una notizia che può interessare, l'offerta arriva non soltanto per il Milan, ma anche per l'Inter, cogliendo quello che per loro poteva essere un'opportunità, ovvero la chiusura di San Siro, e hanno pensato di ospitare entrambe le squadre meneghine. Ma l'Inter, per motivi organizzativi, questa opportunità l’ha declinata mentre il Milan l'ha accolta con entusiasmo, invitandoci ad approfondirla". 

Sezione: Focus / Data: Lun 27 ottobre 2025 alle 21:16
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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