Ospite in collegamento con 'Tiki Taka', Roberto Mancini comincia facendo un bilancio del suo mandato da ct della Nazionale italiana, passata dal 21esimo al decimo posto del ranking mondiale: "Abbiamo fatto molto bene nell'ultimo anno e mezzo, possiamo salire ancora in classifica perché la Nazionale lo merita. I giovani? In quel momento lì era fondamentale per me dare un futuro alla Nazionale lasciando in squadra 4-5 esperti per farli crescere. Siamo stati fortunati a trovare ragazzi che hanno voluto sfruttare l'occasione della vita". 

Il discorso si sposta su campionato, col Mancio che parla così dell'Inter: "La vedo molto bene, quest'anno può essere un anno importante. E' un torneo particolare, aperto. L'Inter ha trovato una buona quadratura, è tra quelle che può vincere lo scudetto. Poi è difficile vincere ovunque, soprattutto in club come Milan, Inter e Juve".

La sfuriata dopo Liverpool
"Chiaro che qualche volta si perda la calma e si esageri. E' capitato a tutti, anche se si dovrebbe fare un po' più di attenzione. Ma siamo umani, la pressione si sente".  

Eriksen
"Io credo che un episodio possa cambiare tante cose, può darsi che il gol in Coppa col Milan possa far prendere fiducia al giocatore, che rimane ottimo. ui Eriksen è arrivato in un campionato nuovo, Conte lo conosce meglio di me e saprà scegliere bene". 

Il post-Nazionale.
"Qui ci sono poche partite, a volte mi stanco di stare a casa. E' un grande onore essere sulla panchina azzurra, soprattutto ora che la squadra è competitiva. Ct dopo di me? Non lo so, ce ne sono tanti: penso ad Allegri, Ancelotti e Gasperini". 

Il primo scudetto vinto all'Inter lo avrebbe vinto chiunque.
"Il primo era a tavolino". 

Balotelli.
"Le porte della Nazionale sono aperte a tutti. Il giocatore italiano con le più grandi qualità tecniche, ma negli ultimi anni si è perso un po'. Ha ancora 30 anni...".

Cosa ne pensi del Milan e di Ibrahimovic?
"E' meritatamente in testa al campionato. Zlatan sta giocando molto bene, risulta decisivo nonostante l'età". 

Ibra vs Lukaku nel derby.
"Sono cose che sono sempre capitate in campo, forse l'arbitro avrebbe potuto espellerli anziché ammonirli. La cosa finisce lì, se ne sta parlando anche troppo. Non meritano ulteriori squalifiche". 

Sezione: Focus / Data: Lun 01 febbraio 2021 alle 23:58
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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