E' felice e senza voce il tecnico dell'Inter in conferenza stampa. Vittorie come i figli? "Paragone che mi piace", sorride Leonardo. "Abbiamo avuto un'annata difficile, piena di cambiamenti e di richieste importanti. E' stato cambiato tutto, sistema di gioco, due allenatori, oltre ai tanti infortuni. Questa squadra meritava di chiudere con il sorriso". "Abbiamo gestito la condizione e cercato di sbagliare il meno possibile le mosse. Guardate Ranocchia, dopo tre giorni con la febbre, oppure Sneijder dopo tanto tempo fuori per infortunio. Potrei dire tante cose, raccontare tante storie. Senza parlare dell'ultimo gol della stgione proprio di Milito. Bello da vivere nell'ultima giornata". Contratto allungato per te: glielo chiederai mai a Moratti? "Non parlerò mai di contratto, anche nella prossima stagione  se sarò ancora qui. E questa vittoria non cambia niente a livello di contratto".

Poi, a domanda di FcInterNews, Leonardo parla di tattica. Dopo la 'settimana maledetta', c'è stato un revisionismo? "Non abbiamo sconvolto mai la nostra idea tattica, ma è chiaro che c'è stato un passo in avanti verso la concretezza, soprattutto nei momenti decisivi di una partita. Non credo che, alla lunga, vince chi punta solo a non prendere gol, ma è chiaro che bisogna gestire i tanti momenti di una partita. La nostra ricetta resta sempre il divertimento: ho chiesto a questi giocatori di divertirsi". E il mercato? "Siamo stati secondi in campionato e gli unici in Italia ad arrivare ai quarti di Champions. L'obiettivo resta la voglia: se tutti hanno voglia, siamo e restiamo competitivi. La scintilla è vincere: vince solo una e perdono tutti gli altri. Vincere è una dipendenza, e quando non vinci più stai male. Ora si va avanti, il calcio vive di questo: noi ci siamo e ad Agosto c'è già Pechino".

Sezione: FOCUS / Data: Lun 30 maggio 2011 alle 00:05 / Fonte: dall'inviato all'Olimpico
Autore: Alessandro Cavasinni
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