L'Atl. Mineiro annuncia Mancini via Twitter

Giovanni, Patric, Leonardo Silva, Richarlyson, Magno Alves, Wesley e Jobson sono gli acquisti messi a segno dall’Atletico Mineiro finora, nell’ottica di un rafforzamento particolarmente impattante. A loro si dovrebbe unire, a brevissimo, anche Amantino Mancini, che dopo 8 anni in Italia con quattro maglie diverse (Venezia, Roma, Inter e Milan, quest’ultima solo per sei mesi) tornerà superata la soglia dei 30 anni nel proprio Paese. L’annuncio dell’accordo tra l’esterno e il club che l’ha lanciato tra i professionisti è stato annunciato dal presidente dell’Atletico Mineiro, Alexandre Kalil, attraverso il suo profilo Twitter. Ovviamente, una notizia data pubblicamente attraverso un social network merita di essere verificata in toto, ma non è un mistero che Mancini stia discutendo con la società brasiliana circa un suo possibile ingaggio. L’Inter, come fatto intendere da Marco Branca, non metterà affatto i bastoni tra le ruote della trattativa e assicurerà al giocatore la rescissione contrattuale, con l’obiettivo di risparmiare almeno metà dello stipendio annuale di 3,5 milioni di euro percepiti da Diamantino.

Lo stesso agente Gilmar Veloz ha ammesso ieri che per il suo assistito le offerte non mancano di certo, anche in Europa, ma il cuore, come avvenuto con molti connazionali (l’ultimo è Ronaldinho) lo riporterà a casa nonostante l’età gli potrebbe consentire di dire ancora la sua nel Vecchio Continente. L’annuncio dato da Alexandre Kalil è una buona notizia, dunque, per l’Inter, che sperava da tempo di trovare una sistemazione definitiva per Mancini, bocciato da Mourinho e Benitez nella sua esperienza nerazzurra, e da Leonardo nei pochi mesi vissuti al Milan. L’arrivo del tecnico brasiliano sulla panchina nerazzurra rappresenta, per l’esterno destro, un chiaro segnale d’allarme: inutile intestardirsi sperando di convincere il nuovo allenatore, meglio cambiare aria una volta per tutte. Ripensando a com’è andato l’ultimo anno, probabilmente Mancini rimpiange il 31 agosto 2009, quando ormai a un passo dalla firma con il Genoa si fece convincere da Mourinho a rimanere in nerazzurro, salvo poi non riscontrare la fiducia che si sarebbe aspettato.