"Con l’Inter le cose sono rimaste a metà, e quindi è rimasta anche la voglia di fare di più. Un po’ come con il Psg quando ci avevo giocato. Credo che la società nerazzurra attraversi una fase di cambiamento, vediamo che succederà. Nessuno sa veramente cosa accadrà, per questo dell’Inter posso dire poco. I contatti con l'Inter ci sono sempre, ma non con Tohir". Così parlò Leonardo. Su di lui la spada di Damocle della squalifica (forse anche internazionale) e tutto resta in sospeso. "Tra una decina di giorni, però, i mediatori del Comitato olimpico potrebbero suggerire un patteggiamento, accogliendo l’interpretazione degli avvocati di Leo che sollevano un vizio di forma, e contestano ancora la volontarietà della spallata - si legge sulla Gazzetta dello Sport -. Leo infatti si considera innocente e sembra deciso a portare l’affare in tribunale amministrativo, dove i suoi legali chiederanno udienza immediata e sospensione della squalifica. Se il giudice accogliesse la richiesta, magari già a metà settembre, sarebbe una prima vittoria per il brasiliano che potrebbe così esercitare liberamente la sua professione, in attesa di una sentenza, magari tra un anno o più. A quel punto, anche in caso di conferma della sospensione, Leo potrebbe considerarsi esente visto che la squalifica federale scade formalmente il 30 giugno 2014". Insomma, Leo avrebbe tutto il tempo di accordarsi con l'Inter. "Il rapporto con Moratti, e non solo, è stato sempre di stima profonda e solidissima nonostante la 'fuga' al Psg di due anni fa. Normale l’accostamento - dicevamo - ma non automatico, visto che nella prima settimana di settembre il club nerazzurro passerà nelle mani di Erick Thohir. Intanto, Leo l’assist l’ha servito. Poi, si vedrà", racconta la rosea.

Sezione: Focus / Data: Ven 23 agosto 2013 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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