Ospite al programma di Pierluigi Pardo Undici, Hernan Crespo parla di ricordi, storie, aneddoti della sua esperienza in Italia. Ma nella sua esperienza milanese, Crespo ha più mantenuto simpatie per l'Inter o per il Milan? "Io ho simpatia per Inter e Milan. Ho un profondo amore per l'Italia in generale, tutte le tifoserie mi hanno voluto molto bene. San Siro è la Scala del calcio, Ancelotti mi disse al debutto che qui giocano solo i grandi e ha ragione. E' uno stadio che ti dà emozioni, di sera poi è uno spettacolo, è roba da mettersi a giocare in smoking". 

Argentina vuol dire soprattutto asado, le grigliate alle quali anche Valdanito partecipava: "E' un rito, dopo l'asado si va allo stadio. E' la compagnia, il raduno della compagnia. All'Inter lo facevamo spesso, è un modo per far sentire bene gli altri. E' bello vedere gli altri cucinare il più". Viene riproposta anche la filippica pro-Inter di cui si rese protagonista a Controcampo qualche anno fa. A parlare è Giacomo Valenti, ospite in studio: "Crespo fu straordinario. Ero presente in quell'occasione, credo che se un alieno fosse sceso sulla terra in quel momento avrebbe pensato che si stesse parlando di una squadra in lotta per la salvezza".

Crespo sottolinea anche la propria ammirazione per Antonio Cassano: "Mi piace, eccome... Ma quando vedi questi giocatori di classe e soprattutto felici tutti son felici. Per il bene del bel calcio, spero che possa mantenersi sempre così, spero che alle cassanate possa privilegiare sempre i numeri in campo". Poi, una puntura sul passato: "Io mi comportavo bene, andavo a letto presto, mi allenavo sempre; però si preferiva far giocare Adriano che aveva una vita non regolare, come poi lui stesso ha ammesso, solo perché era triste e andava recuperato. Allora comportarsi bene non pagava?". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Lun 22 ottobre 2012 alle 22:40 / Fonte: Italia 2
Autore: Christian Liotta
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