È la risposta in carne e ossa a chi ha messo in discussione il progetto giovani di Erick Thohir. Dopo aver lasciato la casa madre nell'estate 2010, finalmente è arrivata la tanto attesa chance di Rene Krhin, reduce da tre stagiono a Bologna e ritenuto pronto per vestire il nerazzurro, non solo di passaggio. Lo sloveno sarà parte della nuova rosa, con tutte le intenzioni di diventarne protagonista rivalutando la cantera. FcInterNews.it ha avuto il piacere di intervistarlo direttamente nel ritiro di Pinzolo.
Hai avuto qualche problema fisico. Come stai? E come vivi il “secondo" primo ritiro in nerazzurro?
“Ritrovo una grande squadra, con un grande allenatore e il suo staff. Ho visto che si curano molto i dettagli sulla posizione e sulla tattica, questo a me piace molto. Ho avuto qualche piccolo problema fisico e sono tre giorni che non mi alleno normalmente, ma ora sto meglio e spero che domani (oggi ndr) potrò tornare ad allenarmi regolarmente con la squadra”.
Quanto ti è dispiaciuto stare fuori nella prima uscita stagionale con il Trentino Team, rimandando il tuo secondo esordio?
“Ci tenevo più che altro per la condizione. Queste partite pian piano ti fanno crescere di condizione per quando arriveranno le sfide importanti. Mi è spiaciuto per questo”.
È arrivato tuo momento all’Inter dopo tanta gavetta. Ti hanno penalizzato anche gli infortuni.
“Sì, sicuramente, nei primi anni non ho mai trovato continuità. Prima la caviglia, poi quando sono stato meglio è arrivato subito il guaio al ginocchio. Sono stati due colpi forti, però mi sono sempre rialzato, ci ho sempre creduto. Mi sono allenato tanto a parte e lo sforzo ha ripagato alla fine. Gi ultimi due anni, oltre a giocare con continuità, ho anche fatto delle buone partite. Sono contento”.
A 24 anni sei nell’età giusta per giocarti le tue carte all’Inter. Senti la pressione per non dover fallire questa chance?
“A 24 anni non sei più così giovane nel calcio di oggi, ci sono molti giocatori giovanissimi davvero forti. A 24 anni sei considerato, a maggior ragione se hai già giocato in Serie A, uno con un po’ di esperienza. Non sento la pressione, mi considero uno che ha già giocato qualche partita…”.
Cosa hai provato quando hai saputo della decisione dei nerazzurri di puntare su di te?
“Ringrazio molto le due società, anche il direttore che mi è stato sempre vicino durante l’infortunio. Ci siamo sentiti spesso. Quindi sono contento della scelta fatta e ora spero di ripagarla”.
Sei molto duttile, puoi giocare da mezzala come davanti alla difesa e addirittura da centrale. Dove pensi ti impiegherà Mazzarri? Magari un test nella difesa a tre…
“All’inizio a Bologna giocavo davanti alla difesa, poi l’ultimo anno ho fatto la mezzala, dove mi trovo bene. In 3-4 gare con Pioli ho fatto anche il difensore centrale, mi è piaciuto molto ed è andata anche bene. Se il mister mi proverà lì non lo so perché ci sono già dei difensori molto forti. Negli allenamenti mi sta provando davanti alla difesa, poi una volta anche da mezzala. Poi vedremo”.
M’Vila: che rinforzo è per l’Inter?
“Ha giocato nella nazionale francese, è fortissimo. Già dai primi allenamenti si vede che è uno che ci sa fare col pallone. Poi è anche forte fisicamente”.
Che impatto ha avuto con il gruppo l’arrivo di Vidic?
“Non lo conoscevo, ma adesso che lo'ho conosciuto capisco perché è stato a lungo capitano dello United. Si allena sempre al massimo, per dimostrare a se stesso quello che può fare. A questa squadra può dare tantissimo”.
Da avversario Kovacic ti ha stupito. Da compagno di squadra ancora di più?
“Sì, l'ho visto adesso in due allenamenti, ma parlavo bene di lui già da prima. Ora è solo una conferma di quello che avevo detto”.
Conosci bene Taider dai tempi di Bologna. L’anno scorso non si è confermato a grandi livelli. Per quale motivo secondo te?
“Lui per me è un giocatore molto forte. lo l'ho sempre visto così da compagno di squadra. Adesso tutti dicono che all’Inter non si è confermato, non so perché. Io all’inizio guardavo le partite ed ha fatto molto bene. Poi forse ha avuto qualche problema, magari non giocando con continuità. Per me resta un giocatore molto forte”.
L’Inter pensa a Medel per rinforzarsi in mediana. Tutti questi nomi spaventano o lotterai per sovvertire le “gerarchie"?
“Ci sono tante partite e in una grande squadra è giusto che ci siano tanti grandi giocatori. Quindi sarà certamente difficile trovare spazio, ma io voglio solo allenarmi al massimo e, se mi verrà concesso dello spazio, allora cercherò di sfruttarlo”.
Appena tornato all’Inter si è parlato subito di rinnovo. Come stanno le cose?
“Del rinnovo non so nulla perché non abbiamo neanche parlato, né con il direttore né con il mio procuratore. Quindi non ci ho pensato, pensavo solo a prepararmi bene per questo ritiro”,
Poi c’è anche Mihajlovic che farebbe carte false per averti alla Samp…
“Ho letto qualcosa sulla Sampdoria, ma non so se sia vero o meno. Se Sinisa mi apprezza fa piacere, l'ho conosciuto negli anni di Mancini all’Inter. Già lì come persona mi piaceva molto, come allenatore poi ha fatto sempre bene. Se lui parla bene di me o mi apprezza fa solo piacere. Ma io ora sto benissimo con Mazzarri”.
Qual è l’obiettivo per la prossima stagione alle porte?
“Il nostro obiettivo è fare al meglio ogni gara, come ci dice sempre il mister. Provare sempre a vincere, poi più avanti vedremo quello che riusciremo a fare”.
Ci sveli il tuo numero di maglia per la prossima stagione?
“Ho scelto il numero 44 perché dalla Primavera dell’Inter gioco con il 4, come a Bologna. Però all’Inter sappiamo tutti cosa vuol dire il numero 4, così ho scelto il 44. È il numero che mi piace, come l’8, che è anche la somma di due 4. Per questo l'ho scelto”.
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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