Da una parte l’Europa, dall’altra l’Asia. Istanbul è una città semplicemente spettacolare, seppur piena di contraddizioni. Con una voglia di Champions pazzesca. I tifosi locali, la cui maggioranza è apertamente schierata con l’Inter, visto l’Hakan Calhanoglu in squadra, attendevano questo evento da tempo. Un po’ come i sostenitori nerazzurri. Con una grande differenza: i turchi sapevano che avrebbero ospitato la finalissima di Champions, i fans della Beneamata difficilmente ad inizio stagione avrebbero indicato Lautaro e compagni come finalisti della competizione.

Poco male, l’attesa resta vibrante. E la frase relativa al: “Per l’Inter è un sogno, per il City un’ossessione” è vera al 100%. Girando per le strade della città o girovagando per il Festival dello Sport della metropoli, risulta evidente. Ogni tifoso del City si sente già campione d’Europa. E non vuole minimante sentir parlare di altra ipotesi. Solo la vittoria è contemplata dai Citizens.

Dall’altra parte c’è speranza, convinzione di poter mettere in difficoltà i propri avversari. Ma tutti sono consci che serva una vera e propria impresa. Simile, aggiungo io, a quella dell’Inter contro il Barcellona a fine 2022, quando i nerazzurri furono capaci di battere i catalani in casa e di sfiorare una rocambolesca vittoria al Camp Nou più tardi. Per ora resta comunque un percorso splendido (in otto partite i nerazzurri non hanno subito gol). E la certezza che la squadra possa centrale grandi obiettivi. A sabato sera.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 09 giugno 2023 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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