Una volta, tanti anni fa, nel Real Madrid si narravano le gesta degli "Zidanes y Pavónes". Era la storia dei Galacticos, un mix di mostri sacri come appunto Zinedine Zidane e di talenti in erba come Francisco Pavon, prodotto della Fabrica, il settore giovanile madridista, che sarebbe dovuto essere il sostituto naturale dell'ormai attempato Fernando Hierro, leggenda del club. Purtroppo per quel Real, l'unico Pavónes a rivelarsi giocatore di livello fu Iker Casillas, il portiere. Per il resto, poca roba, soprattutto Pavon. E pure i big affondarono, compreso Ronaldo, acquistato dall'Inter a suon di milioni. La carrellata di campioni si rivelò una mera collezione di figurine. Un po' come il Psg di Messi, Neymar e Mbappé. Perché la storia insegna, ma tende a ripetersi sebbene con vesti differenti.

Proprio il Paris SG, dato l'addio ai tre fenomeni, ha finalmente trionfato in Champions. Merito di un allenatore come Luis Enrique che ha saputo dare alla squadra convinzione, qualità e coraggio. Il catalano è uno che lavora benissimo con i giovani: li cesella e li modella a suo piacimento. L'Inter, subita la batosta proprio con i parigini, sta provando a capire da dove ripartire.

Il primo passo è stato l'arrivo di Chivu al posto di Inzaghi: un salto non indifferente, considerando che si passa dai sogni di Triplete a una panchina comandata da uno che ha appena 13 partite in Serie A. Nulla da dire sulle qualità del romeno, sia umane che tecniche, ma è chiaro che le incognite sono diverse. Cristian andrà accompagnato nel percorso sia da uno staff nuovo di zecca (non ne aveva uno...) sia da una dirigenza che lo ha scelto (sebbene le correnti all'interno fossero diverse).

E poi la squadra. Il gruppo storico appare appesantito, nella testa ancor prima che nelle gambe. Non a caso in questo Mondiale i pochi segnali di vita sono stati forniti dai giovani come Valentin Carboni e Pio Esposito, ma pure da Petar Sucic, l'ultimo arrivato assieme a Luis Henrique. Qualche Pavónes, insomma, c'è su cui poter lavorare. E gli Zidanes come stanno? Magari si potrebbe resettare con qualche addio doloroso. Ma non aspettiamoci chissà quali botti di mercato. Siamo a un bivio, appare chiaro. Più Pavónes e meno Zidanes. L'Inter è pronta alla scommessa?

Sezione: Editoriale / Data: Mar 24 giugno 2025 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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