Si sarebbe meritato sicuramente di più. Più di un derby non giocato, più di un comodo seggiolino da spettatore privilegiato per 90 minuti, più di uno spirito inesistente in una partita così importante da parte dei suoi compagni, più dell’indifferenza del suo allenatore. Zanetti, che per noi è il “capitano” , avrebbe senza dubbio meritato un’uscita di scena più degna della sua incredibile carriera e della sua maestosa professionalità. Ma si sa, parafrasando l’interistissimo Ligabue, a volte la vita non è giusta come la vorresti te e quindi il nostro Zanetti si è dovuto accontentare di un’Inter assente e di una panchina tutta sua.

Peccato perchè i presupposti per un addio in grande stile c’erano tutti. Ma in questa Inter nulla va per il verso giusto e così capita che 20 anni di carriera debbano finire così. Poco male capitano, Moratti e Thohir ti organizzeranno un match d’addio in uno stadio che sarà lì tutto per te. Sicuramente meglio di un derby senza anima e senza fuoriclasse. Almeno in campo vedremo gente di un certo livello che ha fatto la storia del club facendo sognare tutti noi tifosi, e da loro avrai il congedo che ti meriti. 20 anni incredibili vissuti sempre a testa alta, senza macchie e con grande cuore. Non dimenticherò mai la tua umiltà e il tuo buon senso nel lasciare la fascia che ti spettava a Ronaldo per questioni di capricci e sponsor senza fare una polemica. La tua capacità di reagire alle avversità dopo gli scudetti persi e le sconfitte che bruciavano. La tua frase a Ivan Ramiro che, sconsolato dopo i tanti successi sfumati sul traguardo, ti confessava di essere senza fiducia nel futuro. Tu con grande calma e sicurezza gli hai risposto di stare tranquillo e continuare a crederci che il lavoro alla fine paga sempre. Il triplete e innumerevoli record e successi ti hanno dato ragione.

Hai incassato le ferite e le hai sapute curare e, con te, tutti noi interisti che nel 2010 abbiamo vissuto la notte più bella e indimenticabile della nostra “carriera” e vita da tifosi. Con te abbiamo condiviso tutto. Hai rifiutato Real e Barcellona pur di stare con noi e lo hai fatto nel periodo più buio quando la luce in fondo al tunnel proprio non si riusciva a vedere. Quindi grazie capitano. Io penso che la tua maglia numero 4 debba essere ritirata, non siamo pronti a vederla indossare da altri. Il 4 dopo il 3, chi meglio di te può rappresentare ed avvicinarsi allo spirito del grande Facchetti? Facchetti e Zanetti, tante somiglianze, nello spirito, nel lavoro, nell’umiltà, nell’educazione, nelle vittorie e nella rima nel cognome. Dopo il 3 viene il 4. Grazie Capitano!!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 08 maggio 2014 alle 00:00
Autore: Filippo Tramontana / Twitter: @filotramo
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