"Gosens va via? Ah, sì?". Lo stupore nella notte di San Siro dopo Inter-Cremonese 3-1 è di Hakan Calhanoglu e, più in generale, di ogni membro del mondo nerazzurro di fronte all'indiscrezione del possibile addio direzione Bayer Leverkusen del laterale tedesco, ovvero il sostituto designato dell'MVP della scorsa stagione Ivan Perisic. Preso a gennaio dall'Atalanta ancora convalescente dopo l'infortunio più grave subito in carriera, l'ex Heracles ha giocato giusto una partita da titolare (vs Lecce) prima di diventare a sorpresa uomo mercato delle ultime ore di una sessione che definire imprevedibile in Viale della Liberazione è un eufemismo. Martedì sera, poco prima del turno infrasettimanale che al triplice fischio ha dato respiro a un Simone Inzaghi caricato dal chiacchiericcio post-ko con la Lazio, si è fatta largo la voce di una riapertura improvvisa del mercato in uscita che sembrava blindato a doppia mandata all'atto della dichiarazione di incedibilità di Milan Skriniar da parte di Steven Zhang.

Sembrava, proprio perché il file dello slovacco non è mai stato completamente chiuso dal Paris Saint-Germain, al solito prepotente nelle parole e nei fatti con i suoi esponenti tanto da arrivare a minacciare l'Inter – stando alla ricostruzione dell'Équipe - di acquistare il giocatore a zero in caso di altro gran rifiuto all'offerta al ribasso per un giocatore sì top mondo ma in scadenza 2023. La battutina a margine dei sorteggi di Champions League del presidente dei francesi, Nasser Al-Khelaifi, è tutta un programma: "Skriniar è ancora possibile? Se dovesse firmare qualcuno avviseremmo i giornali, non preoccupatevi". Parole a cui hanno fatto eco le dichiarazioni del tecnico Christophe Galtier che, se prima si era ben guardato dal commentare l'argomento spinoso, lunedì scorso si è decisamente sbilanciato sul possibile tentativo in extremis di Luis Campos: “Non posso dirvi che è finita per Skriniar, è nel nostro mirino da molto tempo. La trattativa con l'Inter è difficile, ma mancano poco più di 48 ore alla chiusura della finestra di trasferimento", ha detto l'ex Lille rimettendo in discussione quelle rilasciate quattro giorni prima da Beppe Marotta. "Posso dire che la proprietà la settimana scorsa ha esplicitato la volontà di non farsi lusingare dalle richieste del PSG – il messaggio chiaro dell'ad interista -. Skriniar è un elemento molto importante per noi e rimarrà certamente. Avvieremo quanto prima un dialogo per vincolarlo all'Inter per tanti anni. Sono fiducioso sulla sua serietà, questa velata 'minaccia' di prenderlo a zero non scardinerà i valori di questo giocatore".

Questo ipse dixit avrà un'accezione positiva e negativa a seconda dei casi solo dopo le 20 di oggi, quando cioè suonerà il gong che finalmente coprirà i rumors a volte messi in giro ad arte dai vari club con la complicità dei media per 'spostare' l'opinione. Una situazione insostenibile per tutti gli attori in gioco, oltre che per gli spettatori costretti ad assistere a questo spettacolo non degno dello sport più bello del mondo. Svegliarsi quando inizia settembre nel 2022 calcistico vuol dire che l'incubo di perdere un big o di non acquistare un elemento mancante (Acerbi, in casa Inter, per esempio) rimane vivo quanto il campionato che ha già emesso le prime sentenze parziali. "Oggi, per esempio, ci troviamo alla quarta giornata e ci sono ancora alcuni giorni di calciomercato: significa che in ogni club ci sono tensioni, ci sono situazione da definire, club che devono completare la rosa o piazzare esuberi. Una situazione di forte disagio: lo è oggi e lo sarà metà novembre quando ci saranno due mesi di parziale inattività", la verità nascosta portata alla luce da Marotta dopo il taglio del nastro che ha sancito l'inizio della tre giorni finale calciomercato italiano all'Excelsior Hotel Gallia di Piazza Duca d'Aosta, a Milano. La sede in cui nelle prossime ore si celebrerà per l'ennesima volta il rito del mercato che fa finta di chiudersi, con il famoso countdown che mentre va allo zero riparte subito in automatico segnando le ore che mancano alla prossima sessione.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 01 settembre 2022 alle 00:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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