"Quando Brozovic non c'è". Il titolo del tema neanche troppo libero che Simone Inzaghi è stato costretto a scrivere nell'infinita serata di Coppa Italia a San Siro ha avuto uno svolgimento prevedibilmente pazzo perché l'Inter, senza il croato, ieri squalificato, non può fisiologicamente avere in mano il pallino per tutto il tempo di gioco. Il controllo della partita, infatti, dopo il momentaneo vantaggio di Sanchez all'ottavo minuto, è scivolato via nel secondo tempo tra 61' e 76' quando l'Empoli, già qualitativo di suo nel palleggio e in più rivoluzionato all'intervallo con l'ingresso di tre titolari, ha accarezzato l'impresa di battere i campioni d'Italia e volare ai quarti dopo un uno-due improvviso. Che, a 4' dalla fine dei regolamentari, con tutti gli attaccanti disponibili in campo (Correa aveva dato forfait in lacrime dopo appena 3'), è stato annullato da Ranocchia, autore di una semirovesciata acrobatica che ha sistemato le cose, riuscendo finalmente in quel ruolo di problem solver che Spalletti gli aveva cucito addosso nelle emergenze offensive degli anni scorsi.

Sì perché in questa squadra, esclusi i portieri, segnano praticamente tutti: il 20esimo marcatore è diventato addirittura l'insospettabile Stefano Sensi, che prima di salire sul treno Milano-Genoa per raggiungere la Samp di Giampaolo ha fatto in tempo a timbrare il cartellino e la qualificazione al turno successivo. Al traguardo, ieri sera, non c'era nessun trofeo ad aspettare i nerazzurri sul prato verde: non può essere sempre festa tutti i mercoledì, giorno consacrato ad Alexis, risultato nuovamente decisivo come gli era accaduto con la Juve sette giorni prima. L'uomo di Coppa, alla luce dello stop del Tucu, che a sensazione potrebbe essere lungo, dovrà diventare per forza di cose decisivo pure in campionato, superando la fase sempre critica degli impegni con il Cile. Sarà dopo la sosta per le Nazionali che si scriverà una buona fetta della stagione della Beneamata: Milan, Roma/Lecce in Coppa Italia e Napoli 'prepareranno' il match dell'anno col Liverpool in Champions League. Una delle tante competizioni in cui 'ottenere il massimo', citando le parole di Beppe Marotta. Probabilmente con i Reds sarà sufficiente fare bella figura, cercando di capire che tipo di gap esiste con le squadre top, poi per quanto riguarda gli impegni a livello nazionale l'obiettivo sarà provare a vincere tutto. Sapendo che tutti sono utili alla causa, ma probabilmente c'è solo un giocatore indispensabile: Marcelo Brozovic. E si è visto per la prima volta ieri nell'era Inzaghi nella fase centrale della gara contro i toscani, anche se Aurelio Andreazzoli l'aveva dipinta diversamente nel pre-partita: "L'Inter oserei dire che è perfetta in questo momento, non puoi ingarbugliarla. Il destino di questa gara è più nelle loro mani che non nelle nostre". Considerazione valida in senso assoluto, ma solo se ci si riferisce all'Inter di Epic Brozo. 
Sezione: Editoriale / Data: Gio 20 gennaio 2022 alle 00:30
Autore: Mattia Zangari
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