I 'senza Mondiale' sono tutti i tifosi che ieri mattina si sono svegliati scoprendo che non era in programma nemmeno una partita in Qatar e che un attimo dopo, facendo due rapidi calcoli, hanno realizzato che nel giro di dieci giorni scenderà il sipario sulla strana rassegna planetaria nel deserto. Da lunedì 19 dicembre, la nostalgia prenderà il sopravvento arrivando a braccetto con l'astinenza, ancor più marcata dopo la scorpacciata di 64 match fatta in meno di un mese con appuntamenti quotidiani cadenzati dalle 11 alle 20. Terminati i gironi, ai fanatici di questo sport sarà mancato anche un Tunisia-Australia prima dell'ora di pranzo, figuriamoci trovarsi di punto in bianco a dover aspettare 48 ore per rivedere in campo le ultime otto squadre rimaste a giocarsi i quarti di finale. Un limbo temporale nel quale l'Inter, intesa come club, ha deciso di replicare la sua presenza su Facebook mandando in onda in esclusiva un'amichevole contro il Salisburgo, a due giorni dalla sgambata con il Gzira United che era andata in contemporanea, sempre sul social network di Mark Zuckerberg, con due ottavi di finale del Mondiale. Mentre al 'Tony Bezzina' di Paola, i nerazzurri senza molti dei loro big giocavano a tennis con la squadra quarta nella Premier maltese, il calcio con la 'c' maiuscola si svolgeva da un'altra parte del mondo, in particolar modo nel corso della lotteria dei rigori di Giappone-Croazia e poco dopo nel primo tempo show del Brasile con la Corea del Sud. Insomma, non si può certo parlare di controprogrammazione trattandosi di media e prezzi diversi: se Rai 1 offriva il meglio gratis (col pagamento del canone, ovviamente), l'Inter chiedeva ai suoi fedeli 2,29 euro per un'esperienza non indimenticabile. Risultato? Nei dati diffusi da La Repubblica, si sono collegati 1.100 utenti, a giudicare dal numero delle visualizzazioni riportato sullo schermo, con annesse lamentele per chi l'ha visto e per chi non c'era e ha aspettato che gli highlights della partita fossero pubblicati in serata su Youtube. Scelta comprensibile, anche perché ieri più di qualcuno, senza pagare un euro, si è visto legalmente i primi due gol di Mkhitaryan e Acerbi del 4 a 0 finale sul canale Youtube 'FC Red Bull Salzburg', prima che venisse oscurato. Essendo collocati in questo momento dell'anno, inoltre, questi test hanno perso in partenza tutti i presupposti che una sfida estiva si porta dietro a livello di curiosità per esempio per giudicare un nuovo acquisto o per capire a che punto è la propria squadra del cuore a livello di condizione. Qua la rosa è già nota a tutti dopo i tre mesi di campionato giocati da agosto a novembre e alla ripresa manca troppo per trarre indicazioni affidabili su che Inter sarà contro il Napoli il 4 gennaio.

Il senso di questo esperimento che tanti tifosi dell'Inter non hanno capito lo ha spiegato Luca Danovaro, Chief Revenue Officer dell'Inter: "Serve a dare visibilità al marchio Inter e per rivolgersi a un pubblico più ampio possibile – le sue parole al sito ufficiale -. L’accordo con Meta è funzionale in quanto sono oltre 30 milioni i tifosi nerazzurri che seguono il profilo ufficiale del Club su Facebook". E poi sul prezzo, il tema più spinoso, Danovaro ha aggiunto: "Basteranno meno di 10€: 2.29€ per la sfida contro lo Gzira United, 3.49€ per quelle con Red Bull Salisburgo e Betis". 

Tre indizi fanno una prova: l'Inter vuole sfruttare questo particolare momento dell'anno per continuare il suo percorso di 'digital transformation', come voluto dal suo presidente Steven Zhang. "Sono sicuro che tra vent'anni, quando parleremo dei ricavi di un club, la vendita di biglietti o i diritti tv non saranno più le categorie principali. Lo saranno i social media, metaverso e merchandising, che sono tutti completamente digitali. Questo è quello che sta già accadendo: il 10-20% dei ricavi di un club arriva da qui e cresceranno sempre di più", la profezia del numero uno di Viale della Liberazione, ospite lo scorso 4 luglio di un evento del Corriere della Sera ambientato, guarda caso, nel metaverso.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 08 dicembre 2022 alle 00:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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