Partiamo con un dato che non deve passare inosservato, quello dei tifosi presenti ieri a San Siro. Il record per un ottavo di Coppa Italia era di 60.334 spettatori, in Roma-Genoa della scorsa stagione. Ebbene Inter-Bologna ha stabilito il nuovo primato. Quindi in ogni caso i sostenitori nerazzurri – come sempre negli ultimi anni oserei dire – hanno vinto, anzi, stravinto. Fatta questa dovuta precisazione, passiamo ad argomentare sia quel che è successo contro i felsinei, sia quel che sarà nei prossimi mesi. La notizia è che i nerazzurri, vincitori delle ultime due edizioni della competizione, non potranno più difendere il titolo, dato che ai quarti di finale si è qualificata la squadra di Thiago Motta.

In realtà, se prendiamo i primi 112 minuti di gioco l’Inter aveva strameritato vittoria e passaggio del turno. Poi però, come può capitare nel calcio, il tacco Zirkzee e la rete del pareggio di Beukema hanno riaperto ogni tipo di questione. E il 2-1 di Ndoye è stato il pugno del ko che ha messo al tappeto i vice campioni d’Europa. Sulla prestazione c’è poco da dire. Se il match fosse finito tanto a poco non ci sarebbe stato assolutamente nulla da obiettare. Siccome però i se e i ma valgono zero, si deve solo accettare il risultato. Prendere quanto di buono proposto. Capire dove migliorare e scaricare la rabbia della sconfitta e dell’eliminazione in campionato, Supercoppa e Champions League. Non si fosse vista la voglia di passare il turno, le critiche sarebbero state giuste e meritate. Un 1-2 venuto in questo modo, lascia l’amaro in bocca, ti fa capire che devi lottare sino all’ultimo secondo in ogni partita, ma è un qualcosa che va accettato. Inzaghi e i suoi ragazzi dovranno essere bravi a resettare. Ora sono tutti bravi a chiedersi perché Lautaro abbia giocato. O meglio, non sia uscito prima. La verità è che pure lui voleva segnare e vincere. Normale e comprensibile.

Conosciamo tutti l’obiettivo stagionale. Siccome però tra un mese esatto ci si gioca il primo titolo della stagione, la Supercoppa in Arabia Saudita, che si continui così: provando a competere per ogni obiettivo. Se gli avversari dell’Inter saranno più bravi, si stringerà loro la mano e si faranno i complimenti. Se invece i nerazzurri dovessero trionfare, sarebbe chiaramente più bello per tutto il mondo interista.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 21 dicembre 2023 alle 00:08
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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