Dopo il pareggio contro la Fiorentina, in molti hanno già celebrato il funerale dell'Inter. I campioni d'Italia hanno certamente perso smalto e, di conseguenza, qualche certezza rispetto alla prima parte di stagione. Ma l'analisi va fatta per bene e la storia va raccontata tutta. A partire dal calendario asimmetrico, che certamente non ha favorito i nerazzurri.

Nonostante le polemiche strumentali, quell'asterisco per la partita mancante di Bologna si sta rivelando un danno per l'Inter e non per le sue avversarie, come d'altronde era facile da prevedere. Il calendario ha pesato non soltanto per via degli impegni ravvicinati, ma perché questi impegni sono stati quasi tutti con avversari di prima fascia che non hanno consentito a Inzaghi un turnover abbondante. E sono quindi venuti a galla i difetti della rosa, come ad esempio l'assenza di un backup di Brozovic. Dettagli che nei primi mesi della stagione erano stati coperti da entusiasmo e impegni più scaglionati per quanto concerne la difficoltà. La conseguenza è che si è arrivati a questa parte del cammino con una stanchezza fisica e, soprattutto, mentale che sta condizionando. Si tratta di analisi, non di alibi.

Ma, come dicevamo, la storia va raccontata per intero e non solo la parte che più fa comodo. E allora bisogna anche sottolineare che, a parte rari casi o qualche spezzone di match, l'identità di squadra è sempre rimasta ben visibile. Non a caso, solo sporadicamente ai nerazzurri è mancata la prestazione, e mai per interi 90 minuti. L'Inter ha principi di gioco definiti, ultimamente meno efficaci anche per colpa della frenesia fisiologica che sale quando mancano i risultati. Però è ancora lì, a lottare per uno scudetto che non era scontato prima e non è perduto adesso. Basta osservare il calendario per rendersene conto. La partita con la Juventus, sulla carta, potrebbe apparire come la possibile pietra tombale sulle velleità tricolori dei campioni d'Italia, ma potrebbe pure essere il trampolino migliore per risalire di slancio la china e accelerare nel finale di campionato. Serve la scossa e forse il Derby d'Italia paradossalmente arriva nel momento più giusto. Punto e a capo: deve iniziare un altro torneo.

Dopo la sosta ci saranno quattro turni di campionato decisivi più, probabilmente, il recupero con il Bologna. L'Inter affronterà Juve, Verona, Spezia e Roma; Bologna, Torino Genoa e Lazio le avversarie del Milan; Atalanta, Fiorentina, Roma ed Empoli per il Napoli. Inzaghi dovrà far leva su questo per ritrovare spirito e morale: avvicinarsi alla testa è possibile nel prossimo mese di aprile, per poi giocarsi tutto a maggio.

È ancora presto per il funerale.

Band of Horses - The Funeral
Sezione: Editoriale / Data: Mar 22 marzo 2022 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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