"Quando all'Inter piove, poi grandina". Questo quanto avranno pensato tanti tifosi nerazzurri. E questo quanto avrà pensato pure Simone Inzaghi che, dopo il pesante ko con la Lazio, incassa pure il forfait del colpo dell'estate e centravanti titolare. Per Romelu Lukaku lo stop, purtroppo, non sarà breve: niente Cremonese oggi, niente derby sabato e niente Bayern martedì. Da capire se potrà farcela a rientrare prima della sosta per le nazionali. Ovviamente, non il miglior modo possibile per preparare il primo tour-de-force della stagione.

Senza Big Rom, la palla passa a Inzaghi. Toccherà al tecnico invertire l'inerzia negativa che hanno preso gli eventi dopo il tiro di Luis Alberto deviato in maniera decisiva da Barella. È qui che si vede la scorza dell'allenatore da grande squadra ed è qui che si vede anche la grande squadra in sé. Certo, l'assenza del centravanti belga non è semplice da digerire anche perché i tempi per rivederlo al top della condizione giocoforza si allungano: l'ex Chelsea era già in difficoltà nel trovare la gamba, adesso dovrà nuovamente rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per rimettersi in sesto e offrire il meglio di sé.

Nel frattempo, spazio alle alternative. Le vie sono due per Inzaghi: cambio di modulo (improbabile) oppure fiducia a chi finora ha morso il freno in panchina. Edin Dzeko è la scelta dell'esperienza, mentre Joaquin Correa ha dimostrato la scorsa stagione di poter dare tanto quando è stato bene. E ora il Tucu fisicamente sta bene. Peraltro, a breve, qindi ragionevolmente per il derby, rietrerà anche Mkhitaryan.

Dunque, zero alibi. "Non può piovere per sempre".

Sezione: Editoriale / Data: Mar 30 agosto 2022 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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