Ancora 5 giorni e saluteremo la finestra estiva 2023/24 di calciomercato. La deadline è fissata venerdì 1° settembre alle ore 20. La speranza, entro quel giorno, è di vedere il nome Benjamin e il cognome Pavard nella lista della rosa nerazzurra. L'Inter resta sempre in attesa del semaforo verde dalla Germania, mentre l'Italia è pronta ad accogliere per la terza volta Romelu Lukaku

Questa volta la destinazione non è Milano, ma Roma. L'attaccante belga nell'ultimo mese ha ritrovato il suo cellulare, spento fino a qualche tempo fa. Dopo decine di messaggi e chiamate con i dirigenti della Juventus, ha poi flirtato con quelli della Roma e con Mourinho. La decisione, se poi si può realmente chiamarla così (Inter ha chiuso le porte e Juventus non ha ceduto Vlahovic), è ricaduta sui giallorossi. E subito c'è chi si è spinto oltre, candidando la Roma alla lotta scudetto.

Salernitana e Verona, la Roma "orfana" di Lukaku ha conquistato un solo punto in due giornate con avversarie decisamente alla sua portata. Ha mostrato i soliti limiti difensivi e di gioco. Può un giocatore così comunque incisivo in Italia (il giudizio tecnico sul giocatore non cambia, anche se deve stare bene a livello fisico) spostare così tanto gli equilibri tanto da rendere una squadra come la Roma tra le candidate allo scudetto? Qualche dubbio c'è.

Il suo "erede" all'Inter poteva essere Scamacca, acquistato poi dall'Atalanta. Altro giro, altra corsa. C'è chi infatti ha inserito l'Atalanta nella lista delle pretendenti alla vittoria finale del tricolore sulla scia di un calciomercato che, oltre l'azzurro, conta anche sugli acquisti di De Ketelaere, Touré, Kolasinac e Bakker. E' ancora calcio di agosto, è chiaro, ma il clamoroso scivolone della Dea sul campo del Frosinone forse farà tornare qualcuno sui propri passi. Ognuno ha le sue idee e i suoi pensieri, il calcio non è una materia esatta fortunatamente. Ma c'è chi ha messo Atalanta e Roma tra le prime 4 della classe, mettendo poi l'Inter fuori addirittura dalla zona Champions. Così come la Lazio, sconfitta nelle prime due giornate da Lecce e Genoa.

Nessun problema, ma quello che fa storcere un pò il naso è che a pensarlo è anche una buona fetta di interisti. Arrabbiati o delusi perché la Roma avrà la coppia Dybala-Lukaku, Scamacca ha scelto l'Atalanta, l'affare Samardzic è saltato e sono arrivati attaccanti "vecchietti" come Arnautovic e Sanchez o lo "juventino" Cuadrado. Sulla scia di un calciomercato sicuramente "stressante", ma che forse qualcuno "sottovaluta". La squadra nerazzurra ha allungato la profondità della rosa, mettendo a disposizione di Inzaghi una ventina di giocatori dello stesso livello. E dovrà essere questa la chiave e il punto di forza rispetto alla passata stagione. Anche perché il gioco nerazzurro sembra non aver risentito del mercato. L'Inter ha un gioco, idee valide e in Serie A resta la squadra che crea più occasioni da gol. La palla va messa dentro, anche questo dovrà cambiare rispetto ad una stagione fa perché alla fine dei giochi è l'unica cosa che conta.

Non pensiamo a quello che non è stato e a chi non è arrivato. A chi ci ha voltato le spalle o cambiato le carte in tavola all'ultimo secondo. Pensiamo a chi ha scelto l'Inter, a chi l'ha voluta fortemente e chi indossa la nostra maglia. Sosteniamoli. A partire da oggi, perché ci aspetta una partita dura a Cagliari. Poi altri 5 giorni e tutto sarà finito. Torneremo a parlare per qualche mese solo di calcio giocato. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 28 agosto 2023 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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