"Una delle cose più crudeli del calcio è far parlare gli allenatori al termine della partita. Forse c'è stato un grande equivoco pensando che Vecchi ce l'avesse con la panchina della Juve, ma io non ho visto l'episodio. Conosco Fabio Grosso, è un bravissimo ragazzo, ha giocato anche nell'Inter, credo che quanto accaduto nel dopo-partita rientri in un contesto di tensione che si crea dopo un match come questo". Così Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile nerazzurro, tornando ai fatti della finale di Coppa Italia ai microfoni di 'Generazione Primavera' su Sportitalia. "Sono cose da stigmatizzare e che dovrebbero finire al fischio finale, per noi dirigenti è incomprensibile perché la viviamo in tribuna. Non è bello vedere queste immagini, ma va dato atto agli allenatori che parlano in un momento non semplice. La partita è stata correttissima, ho visto il nostro capitano rincuorare gli avversari e ragazzi della Juve abbracciare i nostri". 

Si parla della crescita del settore giovanile. "Alla base di tutto c'è la semplicità e la continuità. Sia con Moratti che con Thohir abbiamo lavorato con la fiducia della società. Abbiamo seguito anche l'esempio di altri settori come l'Atalanta di Favini, la Roma di Conti, il Cagliari di Matteoli e il Parma di Palmieri". Poi sul futuro di Vecchi: "Abbiamo strappato una promessa al mister per vincere la Supercoppa che ci manca. Stefano ha un grandissimo mercato in Italia, mi auguro che almeno un altro anno possa restare con noi. Ha un contratto per la prossima stagione, ma ha anche un'intesa che se arriva un'offerta, come è successo l'anno scorso, è giusto gli venga dato la possibilità di crescere. Fosse per me gli farei firmare un contratto a vita, perché è l'allenatore ideale per far crescere i ragazzi".

Un aiuto è arrivato anche da Manaj e Gnoukouri. "Sono due giocatori che in Primavera danno qualcosa in più, anche se le difficoltà possono essere date dal non avere avuto durante la stagione tanti minuti nelle gambe. Ci hanno dato tanto, sono venuti con un atteggiamento quasi da Allievi. Il rosso di Manaj in finale è dovuto a una leggerezza da parte sua quando si è tolto la maglia, mentre il secondo giallo poteva esserci o non esserci. Lo scudetto? Fino all'ultimo dobbiamo crederci, ma il nostro obiettivo è arrivare alle Final Eight".

Sezione: Copertina / Data: Gio 14 aprile 2016 alle 20:30
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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