"Sapere che l’Inter è stata ultima italiana a vincere mi inorgoglisce, ma la vita va avanti e spero che la tendenza recente del nostro calcio si inverta. Questa poi è una stagione anomala, senza avversari imbattibili, e anche Milan e Napoli possono fare strada". Lo dice Massimo Moratti, intervistato dalla Gazzetta dello Sport per parlare di Champions nel giorno di Inter-Porto.

Moratti, come finisce Inter-Porto?
"Loro sono una squadra tosta e organizzata. Magari non di nome, ma fastidiosa da affrontare. Eliminarli non suonerebbe come un’impresa, invece lo sarebbe. E sarebbe un ottimo biglietto da visita per fare strada anche dopo".

Addirittura?
"Sì, la rosa è forte ed esperta. Non vedo squadre imbattibili e se passiamo il turno possiamo prendere convinzione. In fondo è successo anche nel 2010, dopo avere eliminato il Chelsea agli ottavi".

Allora però c’era Mourinho, che aveva già vinto la Coppa proprio con il Porto.
"Vero, ma Inzaghi negli scontri diretti ci sa fare. L’anno scorso abbiamo giocato alla pari con il vero Liverpool e tre mesi fa eliminato il Barcellona nei gironi".

Eppure in campionato l’Inter ha perso il secondo scudetto consecutivo malgrado a detta di molti abbia una rosa superiore a chi lo vince.
"Premesso che questo Napoli si sta dimostrando super, ogni allenatore ha le sue caratteristiche. Di Conte si diceva che era ossessivo, ma intanto ha portato lo scudetto. Con Inzaghi la squadra è più libera di esprimersi, ma ha troppi alti e bassi".

Chi sarà l’uomo partita?
"Lautaro. Attaccante incredibile, che segna, lotta ed è decisivo. E con il Lukaku di due stagioni fa l’Inter avrebbe messo ben altra pressione al Napoli. Per noi fu determinante ed è stato ripreso perché ritenuto tale. Gli infortuni l’hanno frenato e per uno col suo fisico stare bene è ancora più importante che per altri".

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Sezione: Copertina / Data: Mer 22 febbraio 2023 alle 08:25 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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