La Coppa Italia è un trofeo che manca dalle bacheche dell'Inter dal 2011, anno dell'ultima vittoria dei nerazzurri. L'ad sport Beppe Marotta, intervenuto ai microfoni di Rai Sport prima del calcio d'inizio della semifinale di andata contro il Napoli, sottolinea l'importanza di questa partita per i piani del club: 

Partita importantissima, la Coppa è un obiettivo.
"Sicuramente, vogliamo dare il meglio in tutte le competizioni e qui vuol dire arrivare in finale".

Come arriva l'Inter a questa fase cruciale?
"Con la consapevolezza di aver svolto un cammino importante, crescendo di domenica in domenica e cercando di creare un modello vincente inteso anche come dare il meglio di sé. Ci è riuscito bene l'allenatore che ha valorizzato le risorse".

Qual è la chiave per arrivare in fondo?
"Rimanere umili, guardare avanti cercando di raggiungere un obiettivo senza lasciarsi andare ma lavorando sempre di più. Poi la cura del dettaglio, dei particolari".

L'Inter ha già vinto lo scudetto degli spettatori.
"Questa cosa è importante per il movimento calcistico italiano, il fatto di coinvolgere tanta gente è positivo. Poi i tifosi si attendono qualche trofeo, e la Coppa Italia può esserlo. Dobbiamo rispettare il Napoli, ma c'è la convinzione di fare bene".

Non teme che stasera la squadra possa avere un calo fisico dopo il derby?
"Diciamo che ormai gli staff tecnici sono molto efficienti e riescono a trovare le misure giuste dosando le forze dei giocatori. I grandi club sono soggetti a più partite durante la settimana e questo ci dà tranquillità, come il fatto di trovarci davanti ad una rosa con tanti giocatori. Conte ha fatto qualche avvicendamento alla luce di varie considerazioni".

Su Viviano.
"Non vogliamo lasciare nulla di intentato in questa fase. Davanti ad una indisponibilità di Handanovic abbiamo valutato uno scenario di riferimento dato dal riferimento. Abbiamo avuto un contatto con lui spiegandogli chiaramente le esigenze. Valuteremo nei prossimi giorni chiarendo che serviva comunque una visita di idoneità per questioni di prevenzione".

Rispetto a un anno fa l'Inter sembra quasi una famiglia.
"Tra le componenti importanti per creare un modello vincente c'è la compattezza del gruppo con la solidità societaria e la stabilità dell'allenatore. Ci sono annate che regalano queste problematiche, abbiamo cercato dei correttivi senza mancare di rispetto ai professionisti. Conte ha poi inculcato un senso di appartenenza, con questi concetti il rendimento è sicuramente migliore".

Fra campionato, Europa League e Coppa Italia quale trofeo metterebbe al primo posto?
"Non lo so, l'Inter deve sempre cercare di vincere. Ci manca la ciliegina Champions, di conseguenza rimangono tre realtà particolari, difficili da perseguire, ma con la soddisfazione di avere creato un modello che si avvicina agli standard di una società come l'Inter. La contentezza settimanale dei dirigenti è quella di veder crescere il gruppo e di vedere confermate le aspettative rispetto all'estate".

Sezione: Copertina / Data: Mer 12 febbraio 2020 alle 20:14
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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