"L’Italia mi è rimasta nel cuore. Vedo sempre le partite, mi tengo informato, prendo appunti e studio". Così Felipe Melo intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Ecco altre dichiarazioni del brasiliano dopo quelle riportate ieri (RILEGGI QUI).

Se si trovasse davanti Frank de Boer che cosa gli direbbe?
"Di calcio non ha mai capito niente, non è capace. Parlò male anche di Gabigol, chiamandolo “Gabi-ex-gol”. Non parlava italiano, stava sulle palle a tutti nello spogliatoio. Infatti è durato tre mesi e poi ha collezionato disastri ovunque. Grazie a Dio quell’anno arrivò Pioli".

La nuova Inter la convince?
"Al Mondiale avrebbe potuto fare di più, ma ci sta. Chivu è arrivato da poco e sta provando a tracciare una nuova linea dopo i quattro anni di Inzaghi, e quindi di automatismi. Mi piace Sucic, penso possa diventare determinante, e poi stravedo per Pio Esposito e Dumfries".

Lautaro è tra i primi cinque attaccanti al mondo?
"No… è tra i primi tre! Nel 2024, al Pallone d’oro, avrebbe meritato ben più del settimo posto".

La Juve può lottare per lo scudetto?
"La gara con l’Inter dirà se potrà farlo. Ho visto i bianconeri al Mondiale: contro il City sono stati vergognosi. Tudor non mi fa impazzire, non sembra niente di eccezionale. In campionato è partito bene, ma è contro squadre come l’Inter che deve fare la differenza".

Chi è la favorita per il titolo?
"L’Inter è la più forte, ma il Napoli ha qualità. Sarà un testa a testa".

Due giocatori per cui avrebbe corso il triplo?
"Calhanoglu e Yildiz. Il modo con cui il turco tocca la palla mi fa impazzire. Avrei battagliato per lui".

Insomma, Felipe, come finisce sabato?
"Spero di vedere tanti gol".
 

Sezione: Copertina / Data: Gio 11 settembre 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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