Felipe Melo ha giocato nell'Inter e nella Juventus, così i colleghi di Gazzetta.it hanno scelto di consultare la sua esperienza per raccontare il derby d'Italia (a meno di tre giorni dalla sfida dello Stadium, ndr) e non solo.

Sabato c’è Juve-Inter, la sua partita.
"Bei ricordi. Alla Juve ho giocato quasi cento partite, ma ero giovane e immaturo. Ho commesso dozzine di errori e li ho pagati tutti". 

Del tipo?
"Una volta persi palla, il pubblico fischiò e mandai tutti a quel paese. Quando rientrai a casa mia moglie mi rimproverò. Ero un ragazzino: litigavo con tutti, rispondevo male, ero scontroso e nervoso. Discussi anche con Chiellini, com’è noto. Ormai abbiamo fatto pace: ci siamo salutati con affetto al Mondiale per Club. C’erano anche Infantino. È geniale: sta cambiando il calcio e lo stimo".

L’Inter la voleva già nel 2009.
"Sì, ma Corvino mi disse ‘o vai a Torino o vai a Torino. Non hai altre scelte’. I bianconeri pagarono la clausola di 25 milioni e infilarono Marchionni nella trattativa. Firenze non la prese bene, mi contestò parecchio: lì è nata la mia prima figlia, ho amato il Franchi e la città". 

Inutile chiederle per chi tiferà sabato.
"L’Inter è nel mio cuore. A casa ho ancora la prima pagina della Gazzetta dopo un mio gol al Verona, quando andai a baciare mia moglie. Era il 2015, c’è scritto ‘fuga al bacio’. Quando Mancini mi chiese di venire non esitai, mi dispiace essere rimasto poco".

Sezione: News / Data: Mer 10 settembre 2025 alle 23:48 / Fonte: Gazzetta.it
Autore: Niccolò Anfosso
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